Estero

Bangladesh, 4 arresti per l'uccisione del cooperante italiano Cesare Tavella

DACCA, 26 OTTOBRE 2015 - Svolta nelle indagini sull’omicidio del cooperante italiano Cesare Tavella, il veterinario milanese di 51 anni, ucciso il 28 settembre scorso in un agguato per strada a Dacca, capitale del Bangladesh. La polizia ha arrestato quattro uomini sospettate di essere coinvolti nell’omicidio. Tavella lavorava da ferragosto in una ong e quel giorno stava facendo jogging nel quartier diplomatico quando fu stato freddato da un commando armato a bordo di una moto. L'azione venne rivendicata da una cellula dell’ Isis. [MORE]

Tre di loro "sono direttamente coinvolti nell'omicidio", ha detto l'ispettore Monirul Islam, mentre il quarto è accusato di favoreggiamento per aver fornito la moto usata nell'agguato. I sospetti sono stati fermati ieri in diverse parti della capitale. Il portavoce della polizia di Dacca, Muntashirul Islam, ha fatto sapere che è anche stata recuperata la moto dell'agguato.

Secondo la ricostruzione della polizia, due uomini hanno aperto il fuoco, mentre un terzo complice ha aspettato su una motocicletta. Una decina di giorni fa, gli investigatori avevano annunciato una svolta nelle indagini. Poco dopo l'attentato, l'Isis aveva pubblicato una rivendicazione su un website islamico secondo quando riferito dal centro di intelligence americano Site. Sempre i jihadisti sunniti di Isis una settimana dopo piazzarono e fecero esplodere dopo una bomba accanto ad un tempio della minoranza sciita di Dacca uccidendo una persona, un agricoltore giapponese.

Tuttavia il governo di Dacca ha più volte smentito legami con l'organizzazione jihadista. Parlando ai giornalisti, agli inizi di ottobre il ministro dell'Interno, Asaduzzaman Khan, aveva detto che gli omicidi dei due cooperanti stranieri “hanno la stessa origine”, ma che non riguardano i militanti dello Stato islamico che “non è presente in Bangladesh”.