Cronaca
Bangkok: ucciso fotoreporter italiano Fabio Polenghi
BANGKOK - Sono sei le settimane di tensioni e violenze tra l'esercito e le camicie rosse. Oggi la triste notizia della morte del fotoreporter italiano Fabio Polenghi. I militari sono stati autorizzati a sparare a vista a chi opponeva resistenza, avanzando con i blindati tra la gente e sparando ovunque. Alcuni rivoltosi hanno dato alle fiamme centri commerciali e il centro finanziario della città, mentre quartieri interi privati di luce. [MORE]Jatuporn Prompan uno dei leader della rivolta, ha parlato ai suoi invitando alla resa per non creare altre vittime: "Ci arrenderemo", ha detto tra le lacrime. E' stato arrestato immediatmanete dopo, senza opporre resistenza, insieme a uno dei dirigenti del movimento che ha invitato tutti a consegnarsi alle forze di polizia.
Fabio Polenghi, 45 anni, milanese, era sul posto per scattare alcune fotografie su quest'ultimo giorno di scontri. Una passione la sua, che ha pagato con la vita. Si era posizionato nella zona di Saladeng, a un chilometro dal centro nevralgico degli oppositori e improvvisamente è stato colpito da una scarica di colpi che non gli hanno lasciato via di scampo. Addome e torace le zone colpite dalla raffica e nonostante l'aiuto immediato dei colleghi di lavoro, che lo hanno caricato su una motocicletta per portarlo al nosocomio più vicino, non c'è stato nulla da fare. Una sua cara amica, lo aveva sentito il giorno prima e Polenghi l'aveva tranquillizata telefonicamente. Le immagini tv purtroppo le hanno mostrato la tragica realtà.