Cronaca
Bandiere Cisl e Uil bruciate durante il comizio del Primo Maggio
Torino 02 maggio 2011-Durante la manifestazione le bandiere della Uil e Cisl sono state bruciate da rappresentanti di aree opposte. E’ avvenuto dopo il comizio del Primo Maggio, in Piazza San Carlo, aveva appena concluso il discorso pubblico la segretaria torinese della Cgil Donata Canta.
Offese e critiche alla Cisl e al candidato Sindaco per il centrodestra di Torino Michele Coppola
«Almeno uniti il Primo Maggio», si sentiva dire nei giorni passati e invece un’intolleranza mai vista, il paradosso di una società civile, democratica e liberale. Le bandiere dei sindacati bruciate dopo che i confederati avevano lasciato il comizio.[MORE]
Eppure bisogna non dimenticare che le origini dopo la parentesi fascista, durante la quale i Sindacati furono sciolti per dar posto alle Corporazioni, la Resistenza prima, e la Liberazione, poi, portarono alla rinascita del Sindacalismo Libero. Fu allora deciso di dar vita ad un'unica organizzazione: la Confederazione Generale del Lavoro (CGL). Essa era costituita da 3 correnti: comunista, socialista e cristiana.
Il sindacato ha un posto preciso nella Costituzione della Repubblica italiana. L'articolo 39 recita: «L'organizzazione sindacale è libera. Ai Sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione..».
La corrente cristiana, guidata da Giulio Pastore, si staccò allora dalla Confederazione Generale italiana del Lavoro (CGIL) dando vita alla Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL), assieme ad elementi socialdemocratici.
Poco dopo socialdemocratici e repubblicani dettero vita alla Unione Italiana del Lavoro (UIL).
Sindacati e partiti dei lavoratori, entrambi, lottavano per gli interessi delle classi lavoratrici, spesso i sindacati ed i partiti dei lavoratori (soprattutto quelli socialisti) si sono trovati in posizioni molto vicine o coincidenti. Questo ha portato a confondere i reciproci ruoli. Si hanno così due teorie:
una che prevede la separazione tra sindacato e partito, si scindono gli interessi economici dei lavoratori da quelli politici; un'altra, di stampo leninista, che vede il sindacato come relazione tra il partito e le masse operaie. Non sono però strumenti subordinati agli interessi di partito, il sindacato ha una funzione politica nello spingere i lavoratori all'impegno con e per il partito finché questo tutela i loro interessi. Nell'ottica leninista, dunque, il partito e il sindacato devono avere funzioni differenti ma unità d'intenti.
Per fortuna nessun grave incidente nonostante un clima ardente.
Alla vigilia del referendum sul piano Fiat alla ex Bertone, che divide i sindacati come successe per gli accordi di Pomigliano e Mirafiori. Tensione a Milano, nessuno in piazza a Napoli, pochi a Firenze. A Bologna la Cgil per la prima volta ha sfilato da sola in una Piazza Maggiore colma di persone. La Cisl pronta a ribadire una relazione unitaria.
L'esponente bolognese Danilo Gruppi, ha sottolineato: «l’avvicinamento deve essere non ipocrita, franco e che lavora alla convergenza a partire dalle differenze».
Viste le vicende si può pensare che la strada da percorrere sia ancora lunga per un' unione salda.
Michele Coppola, il candidato del centrodestra a Sindaco di Torino, ha sfilato al fianco del suo avversario Piero Fassino, da qui i primi insulti: "Fuori i fascisti", "Vattene", poi, hanno continuato a inveire contro la Cisl.
Il corteo è stato interrotto dalla polizia, dividendo i contestatori e i sostenitori della Cisl.
Infine sul palco, l’intervento della segretaria Cgil: «una vera e propria emergenza, della disoccupazione giovanile, e la condanna del Sindaco Sergio Chiamparino, ai provocatori, che sono nemici dei lavoratori e dell'unità sindacale»; subito dopo bruciate le bandiere di Uil e Cisl da parte di un gruppo di giovani intolleranti.
Gian Luca Cossari