Politica

Banche, nuovo attacco M5S: "via le deleghe alla Boschi"

ROMA, 10 MAGGIO – E’ nuovamente al centro della bufera Maria Elena Boschi, ex Ministro per le riforme costituzionali ed attualmente sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le accuse, ancora una volta, riguardano la questione Banca Etruria, della quale era presidente il padre, Pierluigi Boschi.

A far tornare in auge l’argomento, le rivelazioni del libro “Poteri forti (o quasi) di Banca Etruria” di Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere. La Boschi, allora ancora titolare del suo dicastero, avrebbe infatti chiesto all’ amministratore delegato di Unicredit di “valutare l’acquisizione di Banca Etruria”.[MORE]

Non si è fatta attendere la reazione delle opposizioni, con in testa il M5S. Roberto Fico, capogruppo alla camera del MoVimento ha infatti dichiarato che verrà chiesta la rimozione delle deleghe per Maria Elena Boschi, insieme con “l’immediata calendarizzazione per dare il via alla Commissione di inchiesta sulle banche”. “Si tratta di una vera e propria sfiducia che chiediamo tramite il Governo”, ha poi concluso Fico.

A chiedere chiarezza anche MDP, attraverso le parole di Pierluigi Bersani: “o la sottosegretaria fa chiarezza, o le dimissioni sono l’unica strada”, ha affermato l’ex PD. Alessandro Di Battista, esponente di spicco del M5S, ha invece invocato un intervento governativo, invitando il premier Paolo Gentiloni “ a metterci la faccia”, per chiarire “se sta dalla parte dello Stato italiano”.

Nonostante i durissimi attacchi, l’attuale sottosegretario, dal canto suo, ha già negato ogni sorta di coinvolgimento, sostenendo di non aver mai avanzato una simile richiesta all’ AD di Unicredit e bollando le nuove accuse come l’ “ennesima campagna di fango”.

“Ho già chiarito in Parlamento”, ha dichiarato la Boschi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, alludendo al proprio intervento del dicembre 2015. “Credo che la misura sia colma, d’ora in poi si occuperanno della questione i miei legali”, ha concluso l’ex Ministro.

Paolo Fernandes

Foto: amicididonbosco.it