Cronaca

Banche e terremoto in Emilia Romagna: quando una tragedia fa guadagnare

FIRENZE, 31 MAGGIO 2012- Un evento tragico come il recente terremoto in Emilia Romagna ferisce il cuore di un’intera nazione. Quello stesso popolo non è indifferente alle sofferenze dei fratelli che vivono il terribile dramma del sisma. In queste nefaste occasioni grazie alla sensibilizzazione del web, della tv, della radio e dei giornali la solidarietà morale e “pratica” è notevole. Dopo aver visto le immagini del terremoto in Emilia Romagna molti italiani hanno accolto l’invito di effettuare donazioni economiche per aiutare i terremotati di quelle terre.

La speranza e la consapevolezza di fare una buona azione hanno, però, cozzato con una realtà allarmante. In tal senso il racconto di Francesco Baldisserrotto al “Giornale” è, a dir poco, illuminante e, purtroppo, non rappresenta un caso isolato bensì un’inquietante costante. Recatosi presso la Cassa di risparmio del Veneto, a Legnaro, per fare il suo versamento sul conto Mediafriends-Intesa Sanpaolo, allo sportello della banca, di cui l’uomo non è correntista, gli è stata richiesta una commissione di cinque euro sul bonifico. "Mi sono sentito preso in giro – ha dichiarato Baldisserrotto -. Ma come? Uno vuol aiutare i terremotati, viene a fare beneficenza e le banche ne approfittano per saccheggiare le nostre tasche. No, mi spiace per i nostri sfortunati connazionali dell'Emilia, ma io a questo gioco non ci sto".

Anche per chi volle aiutare i terremotati dell’Abruzzo nel 2009 si presentò quest’incresciosa situazione. Di fronte a un atteggiamento così freddo e cinico da parte delle banche gridare alla speculazione risulta quasi scontato. Non entriamo nel merito di chi possa intervenire o di come sia possibile eliminare le spese di commissione sulla beneficenza. Tuttavia è doveroso da parte di tutti noi, appellarci all’etica, al senso di civiltà e alla solidarietà nazionale: sarebbe inconcepibile trarre guadagno da una tragedia di tali proporzioni.

In questi giorni tristi un vero e proprio dramma nel dramma per molti emiliani è rappresentato dal rischio di sciacallaggio nelle proprie abitazioni, sarebbe indegno di un Paese civile e democratico, e ci dispiacerebbe, paragonare questo crimine vile e odioso al comportamento delle banche.[MORE]

Davide Scaglione