Cronaca
Banche: chiuse indagini su istituto Terra d'Otranto, 10 indagati
LECCE, 21 MARZO - Presunti illeciti nel rinnovo del Consiglio di amministrazione della Banca di credito cooperativo Terra d'Otranto, durante le elezioni del 2014: è questo il teorema accusatorio attorno al quel ruota l'inchiesta della Procura di Lecce, che ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a dieci persone, accusate a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata e consumata, violenza privata, tentata concussione.[MORE]
Tra gli indagati figura il sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, imprenditore 48enne, esponente di spicco salentino di Forza Italia, all'epoca dei fatti socio e di fatto amministratore della banca. Indagato anche il fratello Dino, il direttore di filiale Tommaso Congedo, il consigliere uscente Giuseppe Caiaffa, Luciano Gallo, Ennio Capozza visurista a contratto, Saulle Politi, Italo Potì, Maria Grazia Taurino, Giovanni Mazzotta. Quest'ultimo - conosciuto con il soprannome Gianni Conad - viene considerato dagli inquirenti un esponente della criminalità organizzata e già condannato per mafia.
Stando alle indagini del Ros dei carabinieri e della Compagnia di Campi Salentina, prima del rinnovo del Cda dell'istituto di credito sarebbero state esercitate pressioni sui soci affinchè eleggessero come presidente Dino Mazzotta, estromettendo l'altro candidato Giulio Ferreri Caputi.
Il sindaco avrebbe svolto un ruolo di primo piano nell'intera vicenda. Dopo la notifica dell'avviso di chiusura delle indagini, gli indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive.
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.seisicuro.it