Politica

Ban Ki-moon alla Camera: "Accoglienza migranti responsabilità globale"

ROMA, 15 OTTOBRE 2015 - Gratitudine per l'impegno dell'Italia nella gestione della crisi migranti e un ruolo di primo piano per il nostro Paese nella pacificazione della Libia. Sono questi i punti fondamentali affrontati dal segretario dell'Onu Ban Ki-moon a Roma nella ricorrenza del sessantesimo anniversario dell'adesione dell'Italia alle Nazioni Unite. Intervenuto oggi alla Camera Ban ha lodato l'Italia che, dice, ha lavorato bene anche nell'emergenza rifugiati ed è stata “pietra angolare dei processi di pace delle Nazioni Unite e dell'impegno per i diritti umani”. [MORE]

La crisi dei migranti. “L'Italia è in prima fila negli sforzi di soccorso europei necessari per affrontare una situazione che ha fatto migliaia di morti che hanno trasformato il Mediterraneo in un mare di lacrime”, e ha saputo "dare una risposta coraggiosa e profondamente umana alla più grande crisi migratoria dalla fine della Seconda guerra mondiale. Rendo omaggio agli uomini e alla donne d'Italia che hanno salvato decine di migliaia di migranti. Ringrazio l'Italia". Tuttavia, ha ricordato Ban, sui migranti la responsabilità "deve essere equamente suddivisa" tra le diverse nazioni: "Tutti i Paesi hanno lo stesso dovere a prescindere della prossimità geografica".

Emergenza in Libia. Il segretario Onu è poi tornato a parlare della Libia. “Se sarà varata una missione di pace Onu in Libia, la decisione su chi la guiderà dovrà prenderla il Consiglio di sicurezza. Io posso solo dire che l'Italia ha svolto un ruolo molto positivo, centrale anche nel favorire l'accordo per un governo di unità nazionale”, aveva detto ieri al Corriere della Sera. Il segretario delle Nazioni Unite, ha messo in guardia sulla “crescita della violenza estremista” nella nazione Nordafricana, che rappresenta la più grave minaccia per la pace e ha rivolto un appello ai leader “Stiamo affrontando il tema di una soluzione per la Libia. Per questo chiedo ai leader libici di sostenere nostro sforzo e realizzare le ambizioni della rivoluzione del 2011”.

L'orgoglio di Renzi. “L'Italia che le dà il benvenuto è l'Italia degli ufficiali che diventano infermieri per far nascere i bambini nelle navi nel Mediterraneo. L'Italia dei militari che quotidianamente in vari scenari del Mondo lavorano per un'idea di pace che non è astratta. È un Italia di cui siamo orgogliosi”. Con queste parole il presidente del Consiglio si è rivolto a Ban Ki-moon all'inizio della cerimonia: “L'Italia ha bisogno dell'Onu ma è anche vero che l'Onu ha bisogno dell'Italia, del suo cuore, della sua generosità e della sua passione», ha concluso orgoglioso il premier.

Tiziano Rugi