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Balotelli dorme e non incontra la Kyenge

TORINO, 9 SETTEMBRE 2013 - Non sarà multato, visto che si trattava di un incontro non ufficiale, ma la sensazione è che Balotelli abbia perso un’occasione importante, visto che da sempre è in prima linea quando si tratta di condannare il razzismo.

Il giocatore del Milan e della nazionale ieri mattina non si è presentato all’incontro con il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, preferendo restarsene in camera sua. Erano presenti invece l’allenatore Cesare Prandelli, il capitano Gigi Buffon e i due «nuovi italiani» Angelo Ogbonna e Stephan El Shaarawy.[MORE]

Balotelli aveva già incontrato la Kyenge a maggio a Bologna, ma l’assenza di ieri ha comunque infastidito la Federcalcio. Il presidente federale Abete ha parlato ai microfoni di Radio Uno: «L'assenza di Balotelli all'incontro con il ministro Kyenge? La logica era quella di avere una delegazione che rappresentasse la nazionale, non era una convocazione. C'erano Prandelli, Buffon, El Shaarawy, Ogbonna. Lui non c'era, se ci fosse stato credo che alla ministra avrebbe fatto piacere».

La Kyenge dal canto suo ha preferito non parlare di Balotelli, spostando l’attenzione su ciò che di positivo può essere raggiunto grazie allo sport: «La nazionale di calcio è un bell'esempio di integrazione, il modello di quella che dovrebbe essere l'Italia del domani. Ho sempre chiamato lo sport per lavorare e camminare insieme in questo percorso di carattere culturale contro ogni forma di razzismo e a favore dell'integrazione. C'è tanto da fare per risolvere il problema e lo dobbiamo fare tutti insieme. Ringrazio la Federcalcio che sta lavorando per controllare e sanzionare comportamenti razzisti dentro gli stadi».

Ieri pomeriggio Balotelli avrebbe inviato al ministro un sms di scuse.

Paolo Massari