Politica
Balneabilità a Pescara. Fiorilli: 'era necessario il divieto di balneazione'
PESCARA, 5 AGOSTO 2015 - «La vicenda della balneabilità a Pescara è più torbida dell'acqua del nostro litorale». Lo ha detto l'avvocato Berardino Fiorilli, ex vice sindaco e promotore dell'associazione 'Pescara - Mi Piace'. [MORE]
Lunedì 3 Agosto, sul sito del comune di Pescara, il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il consigliere Fabrizio Perfetto scrivono: «lo scorso 28 luglio, alle ore 22,30 l’Aca ci ha comunicato la rottura della condotta fognante di via Raiale, con relativo sversamento nel fiume di Pescara, parliamo di una criticità che è stata subito affrontata, sia in termini di riparazione del guasto, che di analisi da parte dell’Arta. Infatti, nella stessa giornata del 29, in mattinata l’Arta ha proceduto al previsto campionamento, distanza dunque di poche ore dal verificarsi dello sversamento citato. Nel pomeriggio dello stesso giorno l’Aca ci ha comunicato la riparazione del guasto. Sicuramente il dato negativo è stato mitigato nelle ore successive per effetto degli accorgimenti posti in essere dall’Aca per contrastare il carico batteriologico, come da normale procedura in casi simili.
Il rapporto dell’Arta è pervenuto al Comune di Pescara nella giornata di venerdì 31, il giorno successivo, siamo al 1 Agosto, dunque a 3 giorni dalla rottura, l’Arta ha proceduto ad un ulteriore prelievo da sottoporre ad analisi per capire come evolveva la situazione. Il dato del primo agosto è pervenuto oggi all’Amministrazione e l’esito, allegato alla presente, afferma l’assoluta conformità delle acque alla balneazione e i valori riscontrati risultano molto al di sotto della norma.»
Le analisi si riferiscono dunque ad un campione d'acqua prelevato sabato scorso nella zona antistante via Balilla.
Alle rassicuranti dichiarazioni di Del Vecchio e Perfetto rispondono le graffianti parole di Fiorilli che ha dichiarato: «abbiamo due sole certezze: in primo luogo centinaia di bagnanti per almeno 3 giorni terribili, dal 27 al 31 luglio hanno fatto il bagno in un'acqua in cui c'erano 2mila colifecali, ma né il Comune né l'Arta hanno ritenuto necessario od opportuno dirlo, per vietare quei bagni; in secondo luogo, per ripulire in fretta e furia il mare dalla presenza delle feci, l'Aca ha usato 350 litri del famigerato Oxystrong, quel disinfettante contro il quale scesero in campo, a fine anni '90, associazioni ambientaliste e lo stesso Pd, che presentarono anche denunce in Procura, lo stesso Pd che oggi lo usa, ma non lo dice, nel silenzio delle Associazioni.
A questo punto credo – prosegue Fiorilli - che per riportare la necessaria trasparenza e tranquillità, sia necessario l'intervento di un ente terzo, ovvero di un Organismo sanitario autorizzato, che, in qualità di Commissario, assuma la responsabilità di ripetere le indagini e le analisi sulla balneazione, per chiarire cosa sta accadendo nel nostro mare, perchè non è possibile che un giorno ci sono i batteri alle stelle e il giorno seguente, senza una mareggiata, senza alcuna variazione meteorologica, gli stessi batteri scompaiono.»
Fonte foto: wikimedia
Chiara Innocenti