Politica
Ballottaggio, la Lombardia al voto tra polemiche sugli ammessi
MILANO, 02 DICEMBRE 2012 – “Pur non condividendo le regole, diciamo a chi non è stato ammesso al secondo turno di non andare ai seggi, per far sì che tutto si svolga con la massima serenità. Abbiamo però messo a verbale che non condividiamo le modalità dello spoglio”, questo l’invito del consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri. Così, dalle 8 alle 20 di oggi, ritorno alle urne per scegliere, tra Bersani e Renzi, il candidato premier del centrosinistra.
In Lombardia, attivi gli stessi seggi saranno della prima tornata elettorale: 120 in città, 235 in provincia, 1.508 in Lombardia. Secondo quanto dichiarato dal comitato organizzatore, a Milano ammessi al secondo turno 234 elettori in più ammessi. In particolare, delle 14 mila mail pervenute, una prima cernita aveva portato ad ammetterne 700, che poi si sono ridotte a 121. A queste sono state aggiunte le 113 domande accolte tra le 424 portate a mano in via Pergolesi. Le domande ammesse, sono state ritenute valide sulla base di tre tipi di motivazioni: elettori che al primo turno non hanno votato per gravi motivi di salute (con certificati medici); per motivi di lavoro improvvisi; perché in attesa del certificato elettorale. Per quanto concerne il resto delle città: a Varese sono state accettate 76 domande su 1311, a Bergamo 38 su 1835, a Cremona 86 su 530. [MORE]
Comunque sia, da parte di tutti, è arrivato un invito a stemperare i toni ,“Adesso basta polemiche, però si sappia: in Lombardia 25.901 richieste di registrazione: 832 accettate, 25.084 — il 97 per cento — respinte”, così Giorgio Gori ieri sera su Twitter. Maurizio Martina, bersaniano e segretario regionale del Pd, “Torniamo ai seggi nel rispetto delle regole con serenità e passione, non servono provocazioni e polemiche”. Infine, l’auspicio anche da parte del sindaco Giuliano Pisapia, “Il ballottaggio si svolga con serenità e tutti ne accettino l’esito, chiunque sia il vincitore”.
Ricordiamo cue, al primo turno, gli elettori in Lombardia furono 440.396, di cui: il 44,06% si espresse per Bersani, il 36,87 per Renzi.
(fonti: Corriere della Sera, La Repubblica)
Rosy Merola