Cronaca
Baby squillo dei Parioli: indagato il marito della Mussolini
ROMA, 11 MARZO 2014 - Nuove rivelazioni sulla questione "baby squillo dei Parioli", che ha scosso l'opinione pubblica nei mesi scorsi e sulla quale continuano le indagini da parte della Procura di Roma.
Ad essere inserito nel registro degli indagati per il reato di prostituzione minorile che ha coinvolto due minorenni nel quartiere romano dei Parioli, compare oggi il nome di Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, senatrice di Forza Italia, con cui è sposato dall' '89 e dalla quale ha avuto tre figli.
Secondo gli inquirenti Floriani, ex ufficiale della Guardia di Finanza e attuale dirigente di Trenitalia, insieme ad atre venti persone altrettanto note, era cliente di queste giovanissime prostitute che facevano riferimento ad un appartamento dei Parioli. L'accusa nei loro confronti è di prostituzione minorile.
A risalire a questi indagati alcune verifiche effettuate sulle centinaia di telefonate ed sms arrivate sui cellulari delle due ragazzine per organizzare gli incontri. Floriani ha confessato spontaneamente già tempo fa che il suo numero poteva essere tra quelli finiti nelle intercettazioni, ma ha anche dichiarato ai carabinieri di non avere mai avuto rapporti con le adolescenti.
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Nonostante ciò il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Cristiana Macchiusi hanno comunque deciso di iscriverlo tra gli indagati per prostituzione minorile, reato che prevede la reclusione da uno a sei anni. Secondo la procura Floriani sapeva che le ragazzine non avevano 18 anni, ma avrebbe ugualmente pagato per fare sesso. Gli inquirenti sono al lavoro, quindi, per scoprire quanti tra gli indagati emersi dai tabulati telefonici hanno effettivamente consumato rapporti sessuali consapevoli della giovanissima età delle due ragazze.
Tra i primi arrestati di questa squallida vicenda, di cui si è venuti a conoscenza lo scorso ottobre, cinque persone, tra cui la madre di una delle ragazze. Per loro ci sarà un processo con rito immediato.
Fonte: La Repubblica
Valentina D'Andrea