Cronaca

Avvocato Misseri: troppe incongruenze in confessione omicidio Sarah

AVETRANA (TA) - L’avvocato di Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi assassinata il 26 agosto scorso, torna a parlare e lo fa ponendo l’accento sulle incongruenze della confessione del suo assistito sull’omicidio della nipote. Daniele Galoppa ha infatti dichiarato: “Se venisse provato che la violenza sul corpo di Sarah non c’è stata, la situazione cambierebbe radicalmente. Misseri è un uomo abituato al sacrificio, a sacrificare se stesso. Ieri mi ha chiesto come stava valentina, ma non ha chiesto niente dell’altra figlia, Sabrina.” [MORE]


Continua poi l’avvocato di Misseri: “La contraddizione della testimonianza del mio assostito a proposito dell’uso del verbo al plurale, subito corretto, che farebbe pensare ad un eventuale complice nell’omicidio di Sarah è una goccia nell’oceano delle contraddizioni e tra le molte contraddizioni questa mi sembra marginale. Michele Misseri e' un uomo abituato a sacrificare se' stesso per tutelare qualcuno. Ieri, nel momento in cui gli chiedevo di raccontarmi la sua giornata standard, mi ha detto che era solito svegliarsi alle 3 e mezza del mattino per aiutare la famiglia nei lavori domestici prima di andare a lavorare. Ieri la figlia Sabrina si è recata in carcere ma non le hanno consentito di parlare con il padre. Ieri, per la prima volta, gli ho chiesto se si fosse pentito del suo gesto e mi ha detto di si, ma non ha mai espresso il desiderio di volersi suicidare.”
Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di ‘Mattino Cinque’.
Infine l’avvocato Galoppa ha concluso il suo intervento con queste perole: “Sono andato a trovare il mio assistito in carcere e l'ho visto ancora sotto effetti di farmaci tranquillanti. I miei dubbi mi hanno portato a ritenere che ci fossero grosse incongruenze nella testimonianza rilasciata dal Misseri, ed è anche per questo che ho chiesto l'istanza al GIP per la perizia psichiatrica, per capire se il mio assistito era o no capace di intendere e di volere al momento fatto. Ma chiedo anche se il mio assistito abbia o meno la capacita' di partecipare alle vari fasi del processo. Ho molti dubbi.”