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Avvocato A&T- Legge elettorale: I vari sistemi nel dettaglio "Mattarellum", "Porcellum" e "Italicum"
A pochi giorni dall’esito referendario del 4 Dicembre che ha visto una netta vittoria del No alla proposta di modifica della Costituzione voluta dal Governo Renzi, si entra nel vivo della discussione sulla nuova legge elettorale. [MORE]
Termini come “Mattarellum”, “Porcellum” e “Italicum” sono oramai divenuti abituali nel linguaggio politico. Ma quali sono le caratteristiche di questi sistemi elettorali?
Il “Mattarellum”: Questa legge, che prese il nome dal suo relatore e attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella prevedeva un sistema misto. In particolare sia alla Camera che al Senato il 75% dei seggi sarebbe stato assegnato con sistema maggioritario e collegi uninominali e preferenza unica. Il 25% restante invece avrebbe previsto un sistema proporzionale, ma con differenze tra le due aule.
Il “Porcellum”: Sistema introdotto dall’allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, che tuttavia qualche mese dopo la definì <<una porcata>>.
Caratteristiche: 1) Liste bloccate: il cittadino votava liste già predisposte dai partiti senza alcuna possibilità di indicare una preferenza; 2) Premio di maggioranza: Alla Camera, alla coalizione che otteneva il maggior numero di voti, non conteggiando gli elettori residenti in Valle D’Aosta e all’Estero, venivano assegnati un numero minimo di seggi pari a 340. Al Senato invece il premio, consistente in almeno 55% dei seggi, veniva dato regione per regione con la sola esclusione del Molise che, avendo un numero di votanti piuttosto basso, assegna soltanto due seggi; 3) Programma: Ciascun partito o coalizione aveva l’obbligo di indicare il proprio candidato con relativo programma; 4) Soglie di sbarramento: Per ottenere seggi alla Camera, ogni partito o lista o colazione doveva ottenere tra 4% dei voti nazionali e il 10%.
Giova ricordare che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 1 del 2014, ha dichiarato l’incostituzionalità di tale sistema elettorale.
L’ “Italicum”: Legge elettorale proposta nel gennaio del 2014 dal Partito Democratico su iniziativa del segretario Matteo Renzi.
Caratteristiche: 1) Premio di maggioranza: 340 seggi vengono assegnati alla lista che ottiene il 40 % dei voti al primo turno; 2) Ballottaggio tra le due liste più votate se nessuna delle due dovesse raggiungere la soglia del 40%, senza possibilità di apparentamento tra liste; 3) Capolista bloccato; 4) Preferenze di genere: possibilità per gli elettori di esprimere due preferenze “di genere” (obbligatoriamente l’una di sesso diverso dall’altra, pena la nullità della seconda preferenza); 5) Suddivisione del territorio nazionale in collegi plurinominali.
Anche questa legge è al vaglio dei giudici costituzionali che dovranno pronunciarsi intorno a fine gennaio.
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Avv. Antonio Afeltra & Avv. Daniela Tassone