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Avramopoulos,Ong e Codice di condotta:"smantellare il modello di business dei trafficanti"

BRUXELLES, 03 AGOSTO – “Mi dispiace che alcune Ong abbiano scelto di non firmare il Codice di condotta. Dobbiamo lavorare tutti assieme per smantellare il modello di business dei trafficanti ed evitare le morti dei migranti. Per questo chiedo di nuovo a tutte le Ong di aderire all'iniziativa. Più ampia sarà la scala del nostro lavoro comune, migliori saranno i risultati sul terreno”. È quanto riferito dal Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos.[MORE]

Il commissario ha poi dichiarato: “parte del problema è anche che una volta che a una persona in Italia viene detto che deve essere rimpatriata, se non è detenuta, non ha più incentivi a cooperare con le autorità. Occorre che il processo dei rimpatri sia accelerato e le procedure snellite” e continuando “La Legge Minniti è un buon passo avanti in questa direzione e la Commissione è pronta a sostenere l'Italia a fare i cambiamenti che servono”.

Avramopoulos riguardo l'Operazione Sophia ha evidenziato che “al momento la priorità deve essere data a ciò che può essere fatto sotto l'attuale mandato, che è stato appena rinnovato con compiti aggiuntivi. Ma la possibilità che l'operazione proceda alla fase tre, nelle acque libiche, è prevista dall'inizio. Se le autorità libiche lo chiederanno, saremo pronti ad agire”.

Intanto, è possibile rilevare che le parole del politico greco sono state ascoltare. Sea-Eye l'organizzazione che opera lungo le coste della Libia per salvare i naufraghi, con un ex peschereccio di 26 metri riadattato, ha firmato oggi il codice di regolamentazione per i salvataggi. Attualmente sono quattro le organizzazioni non governative ad aver sottoscritto il codice: Moas, Save the children, Proactiva Open Arms e appunto Sea-Eye.

Sul fronte italiano il vicepresidente della Camera  dei deputati Luigi Di Maio ha asserito che “serve una legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi Ong. Il Pd ha i numeri per farla votare subito. Se serve, riapriamo il Parlamento ad agosto e approviamola” e concludendo: “sulle Ong avevamo ragione”

 

 

 

Immagine da: repubblica.it

Caterina Apicella