Aviaria: torna l'allarme in Giappone
Cronaca Campania

Aviaria: torna l'allarme in Giappone

lunedì 29 dicembre, 2014

GIAPPONE, 29 DICEMBRE 2014 - E' dinuovo allarme aviaria in Giappone. Torna la paura. Scoperto un nuovo focolaio. Dopo la Libia, oggi le autorità giapponesi hanno ordinato che altri 42 mila polli venissero soppressi, visto che il virus si sta diffondendo rapidamente.  I test hanno confermato che si tratta di un ceppo del virus - H5.

Aviaria: torna la paura. Scoperti nuovi casi

Ieri il proprietario di una fattoria di Miyazak, nell'isola di Kyushu, aveva dato l'allarme dopo che aveva trovato morto tutto il suo allevamento di polli. Le autorità locali hanno ordinato la chiusura delle fattorie circostanti, per evitare che il virus si propaghi ulteriormente. Sempre nella giornata di ieri, il Ministro della Salute libico aveva dato notizia di 4 decessi causati dal virus dell'aviaria, ma allo stesso tempo, aveva smentito le voci secondo le quali nel paese ci fossero casi da contagio da Ebola. "Quattro persone contagiate dall'influenza aviaria sono morte recentemente in Libia", ha affermato Ridha Awkali, Ministro della Salute libico. " Tre casi sono stati registrati a Tripoli ed un quarto a Tobruk a est del Paese, ha spiegato il ministro. Un'altra persona è sotto trattamento a Tobruk", ha aggiunto il Ministro AwkaliI. I decessi per aviaria sono stati riconosciuti  dalla comunità internazionale, senza però specificare il ceppo del virus che ha provocato tali morti.Dal 2003 ad oggi, anno in cui è comparso per la prima volta il virus dell'aviaria, ha causato più di 400 morti, soprattutto nell'Asia sud-orientale. Un nuovo ceppo , H7N9, ha ucciso più di 170 persone dal 2013. Un terzo, H5N8, è stato recentemente scoperto per la prima volta in Europa. Anche in Egitto sono stati registrati otto decessi per il virus  H5N1. 

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Il portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis AndriuKaitis, Enrico Brivio, in una dichiarazione rilasciata all'Ansa, ha fatto sapere che "Sono in linea con le direttive comunitarie le misure di sicurezza sanitaria adottate dalle autorità italiane in seguito all'accertamento di un un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N8) in un allevamento di 35mila tacchini da carne, nel Comune di Porto Viro (Rovigo). La Commissione è soddisfatta delle misure prese. Non c'è nessun motivo di preoccupazione per i consumatori".  Il Comitato europeo per la salute umana e animale, riunitosi a Bruxelles, ha approvato le misure di contenimento del virus già applicate dalla Regione Veneto, in base alla normativa europea vigente. Il Comitato, in cui sono presenti i responsabili veterinari dei 28 Stati membri e della Commissione Ue, ha anche definito le aree interessate alla misura in Italia. Dallo scorso 5 novembre, quando fu scoperto il primo caso di aviaria in Olanda, il virus è stato poi confermato anche in Germani con 2 casi, Olanda 5 casi, Regno Unito 1 caso, ed ora in Italia. " La situazione fintanto che rimane limitata non è preoccupante, ma va tenuta sotto osservazione", ha poi sottolineato Brivio

(foto:giornaleapollo.it)

Filomena I. Gaudioso


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