Parola e Fede

Ave-Maria: Ha innalzato gli umili

L'articolo è tratto dal libro "Un pensiero a Maria. Preghiere mariane" (Tau editrice) di Don Francesco Cristofaro. Si può acquistare il testo in tutte le librerie o sul sito www.taueditrice.com  [MORE]

Ha innalzato gli umili
L’umile davanti a Dio e agli uomini è colui che vede se stesso come perenne opera di Dio. L’umile è la creta nelle mani del vasaio, è la pietra nelle mani dello scultore. L’umiltà della creta diventa vaso meraviglioso; l’umiltà della pietra diventa ciò che lui scultore desidera.

Anche noi dobbiamo pensarci un blocco di duro marmo dinanzi al Signore, nelle sue mani. Se ci lasciamo modellare da Lui, da Lui scolpire, l’opera che Dio farà sarà grande. Se invece ci opponiamo, resistiamo, vogliamo farci secondo la nostra volontà, rimarremo sempre un pezzo di marno inutile, un granito che non sprigiona da esso alcuna nuova forma. Saremo un blocco e basta, insieme agli altri blocchi, ma nessuna vera immagine spunterà mai da esso.

La Vergine Maria ha deciso di consegnarsi interamente nelle mani di Dio e Dio ne ha fatto grandi cose. Da tutti il Signore vuole trarre grandi cose. Vuole dare ad ognuno la sua vera immagine. D’altronde Dio già ci ha fatto a sua immagine, ci ha pensato a sua somiglianza nell’atto della nostra creazione. Questa immagine però si è corrotta, quasi frantumata, è divenuta irriconoscibile.

Riflettiamo insieme…
L’umile sa che da se stesso mai si potrà fare. Non è nelle sue possibilità. Lui può essere solo fatto dal suo Dio e Signore. Occorre una grande preghiera, incessante, ininterrotta. Anche se lo scalpello dovrà infliggere duri colpi, questi sono necessari perché l’immagine venga fuori nella sua bellezza più grande.
Anche la Vergine Maria dovette essere portata a perfezionamento nella sua vera immagine, quella che Dio aveva sempre contemplato e visto. Per Lei è stato sufficiente porla ai piedi del Crocifisso e fargli bere l’amarezza e il fiele della visione del suo Figlio Unigenito appeso al legno.

Preghiamo insieme…
Vergine Maria, Madre Santissima aiutaci ad essere miti e umili di cuore. Molte volte la nostra superbia ci fa pensare di essere come Dio o, forse, anche più di Dio. Noi siamo creature che, giorno dopo giorno, sperimentiamo fragilità e cadute. Se abbandonati a noi stessi, siamo capaci di cose mostruose.
Madre santa ottienici da tuo Figlio Gesù il dono dell’umiltà vera. Amen.

Alla Tavola dei peccatori di Santa Teresa di Lisieux
Signore, lo splendore della tua luce ha illuminato il mio cuore.
Ti chiedo perdono per i miei fratelli peccatori.
Accetto di mangiare del pane della sofferenza fino a quando tu vorrai.
Non voglio alzarmi da questa tavola colma di amarezza, alla quale siedono i peccatori, prima del giorno che tu hai stabilito...

A nome mio e dei miei fratelli, ti ripeto: «Abbi pietà di noi, Signore,
perché siamo peccatori».
Signore, ti prego, liberaci dal peccato e rendici giusti e santi davanti a te. Gesù, se' è necessario che la tavola che i peccatori hanno sporcato sia purificata da un'anima che ti ama, accetto di mangiare sola il pane della prova fino a quando ti piacerà di introdurmi  nel tuo regno luminoso.
La sola grazia che ti chiedo è di non offenderti mai... Signore, tu lo sai, non ho altri tesori se non le anime che a te è piaciuto unire alla mia.

Don Francesco Cristofaro