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ROMA - Scioperano domani e dopodomani, 4 ore per turno, le lavoratrici e dei lavoratori del settore autostrade. "Sono passati 5 mesi dalla scadenza del contratto collettivo nazionale - spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Sla-Cisal e UglTrasporti - e tutti comprendono che ogni mese che passa di mancato rinnovo diminuisce il potere d'acquisto delle retribuzioni". [MORE]
Secondo i sindacati, "le aziende hanno sostenuto sin dall'inizio una tesi bizzarra, mutuata dalla parte piu' retriva di Confindustria, Federmeccanica, in base alla quale, secondo calcoli non meglio identificati, i lavoratori di autostrade invece di vedersi aumentare le loro retribuzioni avrebbero dovuto dare dei soldi indietro alle aziende. Tale tesi non tiene assolutamente in conto che le modalita' con cui si e' definito il precedente rinnovo contrattuale e' stato frutto di mediazioni, cinque rate nel triennio, cancellazione dell'indennita' di trasferta e via elencando, e soprattutto che i conti del sindacato per gli aumenti retributivi non coincidevano con quelli fatti allora dalle aziende".
"Nella trattativa per il rinnovo del ccnl - sottolineano le organizzazioni sindacali - le parti datoriali ci hanno chiesto la sterilizzazione degli aumenti dei minimi contrattuali, la revisione dell'indennita' maneggio denaro, la revisione in pejus delle ferie e l'applicazione integrale del Jobs Act. Tutto questo in un settore che dal 2010 al 2014 ha visto aumentare il valore aggiunto di oltre il 20% e il margine operativo lordo in maniera costante; anche gli utili sono in forte crescita, addirittura per alcune aziende di oltre il 30% rispetto al 2010, con una redditivita' media del capitale investito (Roe), vicina al 10%, con punte del 31%". I lavoratori - concludono i sindacati - scioperano "per ragioni esclusivamente economiche e di ingiustizia, perche' e' profondamente ingiusto che aziende come quelle autostradali, con i risultati economici che hanno, si rifiutino rinnovare il contratto di lavoro". (Agi)