Politica

Autostrade pubblica sul suo sito la Convenzione. Toninelli rivendica il suo intervento.

ROMA, 27 AGOSTO - “Per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema, Autostrade per l'Italia rende pubblico e accessibile a tutti i cittadini - attraverso il proprio sito web www.autostrade.it - il testo della Convenzione in essere con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (allora ANAS) approvata unitamente agli allegati dalla legge n. 101 del 2008, nonché i successivi Atti aggiuntivi e relativi Allegati. [MORE]

In questo modo la società rende noti tutti gli elementi che regolano la concessione, compreso il cosiddetto Piano Finanziario (allegato E) redatto ai sensi delle delibere CIPE.

La gran parte di questi documenti era stata già pubblicata sul sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 2 febbraio 2018, mentre la totalità dei documenti stessi era stata già resa disponibile nella scorsa legislatura (maggio 2017) ai membri della Commissione Lavori Pubblici del Senato per consultazione.
E' importante sottolineare che nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali. Ciò anche per assicurare parità di condizioni sul mercato tra i vari operatori del settore, anche per il caso di nuove procedure di affidamento”. Questa è la nota che appare sul sito di Autostrade per l’Italia con la quale la compagnia annuncia la sua decisione presentandola come una iniziativa spontanea.

Di diverso parere è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che su facebook scrive: “FACCIAMO VERA TRASPARENZA SUI PADRONI DELLE AUTOSTRADE. Ecco gli effetti dell’azione politica del Governo del cambiamento. Dopo quasi 20 anni dalla privatizzazione, dopo 20 anni di segreti e di omissis, Autostrade per l’Italia dice improvvisamente di voler fare trasparenza cercando di far apparire il proprio gesto come spontaneo e dettato da un autonomo desiderio di venire incontro all’interesse pubblico. Peccato che già venerdì scorso, come testimoniato dalla lettera allegata qui sotto, io avessi dato mandato alla dirigenza del Mit di tirare fuori tutti gli atti, gli allegati e il Piano finanziario connessi alla convenzione. E ciò malgrado le fortissime pressioni interne ed esterne in senso contrario che stavo subendo e continuo a subire, compresa la diffida inviata a suo tempo da Autostrade per l'Italia a pubblicare tutto.

L’ho fatto in modo da dare davvero trasparenza all’opinione pubblica sui numeri grazie ai quali i padroni delle autostrade si sono arricchiti gestendo beni che appartengono a tutti noi. E vi dico di più: nelle prossime ore saranno via via online sul sito del ministero tutti gli atti delle altre convenzioni”.

Oggi Toninelli, in audizione alle commissioni riunite VIII di Camera e Senato convocate in seguito al crollo del Ponte Morandi, ha dichiarato: "Bisogna smettere di inseguire le emergenze e bisogna ricominciare a programmare gli interventi per evitare che eventi di questo genere vengano a determinarsi. Il crollo di Genova non è dovuto a una tragica casualità, ma conferma drammaticamente quello che questo Governo e questo Ministero hanno sostenuto fin dal loro insediamento. La prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria".

"Il capitale investito dalla maggior parte delle concessionarie era già stato ampiamente ammortizzato e remunerato, tra la metà e la fine degli anni '90. Pertanto, le tariffe avrebbero quantomeno potuto essere drasticamente ridotte di una montagna di extraprofitti”, ha continuato il Ministro secondo cui “degli extraprofitti hanno beneficiato totalmente le società concessionarie, a discapito dei cittadini che hanno visto e vedono di volta in volta aumentare il costo dei pedaggi".

Fonte immagine: ilsole24ore.com

Fabio Di Paolo