Cronaca

Autostrada del Salento, gli ambientalisti protestano

LECCE, 6 SETTEMBRE - Il potenziamento infrastrutturale della ss.16 Adriatica con l'ipotesi di una terza corsia e la realizzazione dell’autostrada del Salento da Bari a Lecce, dopo l'approvazione da parte del Consiglio regionale pugliese della mozione di Forza Italia che propone la realizzazione dell'infrastruttura stradale tra i due capoluoghi, fa insorgere gli ambientalisti. [MORE]

«Sarà interessante con il Ministro del Sud e con il Ministro Toninelli occuparsi dell’autostrada Bari-Lecce, un progetto che implica una forte volontà politica nazionale». Ha fatto presente il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo Bari nel Consiglio regionale pugliese alla discussione sulla mozione di Forza Italia.

«Si tratta di dotare il Salento di una infrastruttura di carattere autostradale. Valuteremo poi se realizzare l’operazione” - ha chiarito Emiliano - “con un project financing con Società Autostrade, anche se non è proprio un momento felice per la predetta società, o con un finanziamento pubblico puro, in capo all’Anas. In questa vicenda io penso che una unità di azione tra la maggioranza attuale della Regione Puglia e le minoranze potrebbe essere molto importante. Parlo anche agli esponenti della Lega Nord».

Per ‘Italia Nostra’ si tratta invece di "un abbaglio di fine estate" preso dal Consiglio regionale pugliese che, dopo la pausa estiva, martedì scorso ha approvato all'unanimità non solo l'istanza sull'autostrada salentina, ma anche quella sul potenziamento della Statale 16, con l'ipotesi di una terza corsia.

"Vi sono ulteriori aspetti che la pubblica amministrazione deve prioritariamente prendere in considerazione” - sostiene il presidente di Italia Nostra Sud Salento, Marcello Secli' - “quando si avvia a ipotizzare interventi di tale portata: uno tra questi è quello del consumo di suolo che un'opera del genere andrebbe a determinare. Come ben dovrebbero sapere in molti, soprattutto chi ricopre ruoli istituzionali, questo il problema prioritario cui bisogna intervenire se si vogliono evitare ulteriori disastri, con vittime innocenti, danni ambientali e spreco di risorse. Da una stima sommaria che abbiamo effettuato, tale infrastruttura, così come ipotizzata, ovvero nuova autostrada da Molfetta a Cozze e realizzazione della terza corsia fino a Lecce, determinerebbe il consumo di almeno 300 ettari di suolo in una regione, come la Puglia” - rimarca Marcello Secli' - “che è tra le prime Italia per la percentuale di suolo consumato, come appare dal Rapporto Ispra 2017. Stimando poi, seppure in modo approssimativo, il costo di tale infrastruttura si può parlare di almeno 20 miliardi di euro che non penso si possano trovare dietro l'angolo".

Luigi Palumbo