Economia
Autonomia: il premier Giuseppe Conte, 'basta insulti, vedrò governatori'
ROMA, 21 LUGLIO - Il premier Giuseppe Conte affida a una lettera aperta al Corriere della Sera diretta ai cittadini lombardi e veneti un chiarimento sulla questione dell'autonomia regionale che "non è una bandiera regionale da sventolare, ma una riforma che farà bene a voi e all'Italia intera". Su questo tema, scrive Conte, "reputo a dir poco ingeneroso sostenere che siamo poco attenti alle vostre sensibilità. Le vostre richieste stanno a cuore anche a noi. Come pure ci sta a cuore la sorte dei restanti 45 milioni di cittadini italiani". E "se il confronto civile terrà il luogo degli insulti più recenti, mi dichiaro sin d'ora disponibile a incontrare i vostri governatori". A loro Conte chiede "rispetto per me e per tutti i ministri che stanno lavorando con me, indistintamente, della Lega e del Movimento 5 Stelle". Il presidente del Consiglio riferisce infatti che le agenzie riportano "dichiarazioni che scadono nell'insulto, tanto più inaccettabili in quanto pronunciate da rappresentanti istituzionali e rivolte a rappresentanti istituzionali".
Conte annuncia poi che la bozza finale del testo è quasi pronta e che gli piacerebbe portarla e metterla in votazione "già alla prossima riunione del Consiglio dei ministri". Le polemiche e le ultime dichiarazioni "stanno però compromettendo questi ultimi passaggi", spiega, invitando tutti a considerare che un progetto riformatore "così rilevante e articolato non può essere valutato sulla base dell'anticipazione di qualche singolo suo aspetto". Se il governo non accoglierà, per intero, tutte le richieste e non potrà trasferire, in blocco, tutte le materie, "non sarà per insensibilità nei Vostri confronti", precisa il premier, ma "per la convinzione che, piuttosto che declamare - a esclusivo uso politico e mediatico - una cattiva riforma sicuramente destinata a cadere sotto la scure della Corte costituzionale, è preferibile realizzare un progetto ben costruito".
Fonte immagine (Unionesarda)