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Australia, sventato attentato con barbie-bomba su aereo

ROMA, 21 AGOSTO – Lo scorso 15 luglio alcuni terroristi dell’Isis avrebbero cercato di utilizzare barbie-bomba per far esplodere un jet in servizio tra Sydney e Dubai, dopo 20 minuti dal decollo. Il dettaglio, che è stato rivelato oggi dalle autorità di Beirut, segue alle informazioni fornite all’inizio di agosto dall’Australia con la conferma dell’arresto di tre persone coinvolte nel piano.[MORE]

Le indagini della intelligence libanese si sarebbero concentrate sulle mosse dei fratelli Kayat, uno dei quali ricoprirebbe un ruolo importante nello Stato Islamico a Raqqa, nonché mente dell’attentato. L’altro fratello avrebbe avuto il compito di salire sull’aereo con la bambola riempita d’esplosivo e farla detonare 20 minuti dopo il decollo.

Sono diverse le versioni che giustificherebbero il fallimento dell’operazione: i militanti hanno incontrato problemi, i servizi britannici li hanno scoperti ed hanno avvisato l’Australia, o il merito è dei libanesi che hanno individuato la cellula.

L’operazione. Secondo le ricostruzioni, Khaled Kayat, 49 anni, libanese, avrebbe accompagnato all’aeroporto di Sydney il fratello: destinazione Dubai su un volo Etihad. Khaled avrebbe consegnato al fratello un bagaglio destinato alla stiva, all’interno del quale è nascosto un ordigno costruito grazie alle istruzioni ricevute via web da un alto dirigente Isis in Siria, dal quale avrebbe ricevuto anche l’esplosivo, per posta aerea con un cargo turco. Secondo le autorità Khaled non avrebbe rivelato le sue intenzioni al fratello, che per ragioni non ancora chiare avrebbe rinunciato, lasciando lo scalo e portandosi via il bagaglio, mentre Khaled si imbarcava sul velivolo.

 

Maria Azzarello

fonte immagine: TripAdvisor