Ausl unica della Romagna, la Giunta approva il progetto di legge

Ausl unica della Romagna, la Giunta approva il progetto di legge
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BOLOGNA, 2 OTTOBRE 2013 - Quest'oggi è stato divulgato il seguente comunicato:

Un’unica azienda Usl per tutta la Romagna (al posto delle quattro attuali) e il rafforzamento del ruolo pubblico dell’“Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori – Irst” di Meldola quale nodo delle attività oncologiche nelle Aziende sanitarie. Sono i due capisaldi del progetto di legge approvato dalla Giunta regionale e che ora sarà sottoposto al vaglio dell’Assemblea legislativa.

Il testo è stato presentato in Giunta dall’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti dopo un ampio confronto con le rappresentanze sindacali e al termine del lavoro fatto al tavolo politico che ha riunito i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni capoluogo della Romagna e i presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie.

Il progetto di legge
Nei suoi 9 articoli il progetto di legge prevede, a partire dal 1° gennaio 2014, la fusione delle strutture aziendali di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e la costituzione dell’Azienda sanitaria unica della Romagna.

Dalla stessa data sarà anche istituita la Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Romagna che, con l’intervento di tutti gli enti locali, svolgerà compiti programmatici e di vigilanza sulle decisioni strategiche relative all’organizzazione e al funzionamento della nuova azienda.

Il progetto di legge disciplina, infine, la partecipazione della Regione all’“Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori - Irst” di Meldola “al fine di rafforzarne il ruolo pubblico nell’ambito delle politiche di assistenza nel settore oncologico e di garantirne la piena integrazione negli assetti del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna” e con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della rete oncologica. Per questo si autorizza la Regione a partecipare all’Irst acquisendo la quota di maggioranza relativa nella compagine societaria per una quota massima di sette milioni di euro.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it [MORE]

 

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Scritto da Gianluca Teobaldo

Giornalista di InfoOggi

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