Editoriale
Ricordando i fatti del 2014, auguri a tutti i lettori di InfoOggi per un felice 2015
ROMA, 31 DICEMBRE 2014 - Finita la corsa al Natale più Kitsch, tenutasi in tutte le metropoli del Mondo a suon di Luminarie, Tokyo, Singapore e Canberra, detentrici del primato per numero di led presenti negli addobbi natalizi, si sfidano il podio con Parigi, Londra e New York.
Nella Capitale europea, dopo la firma luminosa di Bulgari in Via Condotti e le bandiere dal Mondo di Via del Corso, che sembrano suggellare l’anno calcistico, i visitatori dell’ex Mattatoio utilizzano gli storici mattoncini colorati danesi (40.000 per la precisione) per la realizzazione collettiva di un albero di Natale di oltre tre metri.
E termina il 2014, che si distinguerà in primis per l’avvenimento unico della Storia: "Quattro papi" in Piazza San Pietro, il 27 Aprile a Roma, per la beatificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, alla presenza di Papa Francesco e l’emerito Benedetto XVI.[MORE]
Un anno di date memorabili per il mondo del Cinema, del Grande e del Piccolo Schermo, per la Letteratura, per la Musica: come i giorni tristi per la scomparsa di Gabriel Garcia Marquez, Giorgio Faletti, Robin Williams, Virna Lisi, Mango e Joe Cocker.
Eventi emozionanti che manifestano l’indole di quella moltitudine di persone che festeggia per i Cinquanta anni del cioccolato spalmabile più gettonato al Mondo, che piange con l’elefante Raju, liberato dai volontari della ong Wildlife Sos e portato in una riserva naturale dopo 50 anni di prigionia inflittagli dal suo padrone, che reagisce con l’iniziativa dell’Ice Bucket Challenge per sostenere i malati di Sla e si spaventa per l’Ebola, mentre decine di teste vengono decapitate in Siria e tutto il mondo parla dell’ISIS. E intanto Malala a soli 17 anni riceve il Premio Nobel per la Pace.
L’Italia svetta ancora per i primati e invia, 53 anni dopo la Russia, Samantha Cristoforetti, astronauta ESA, la sua prima donna nello Spazio, in orbita a più di 400 km da Terra. Dopo il disgelo tra USA e Cuba, fissate le date più importanti dell’anno, pensiamo ai giorni che hanno un significato per ciascuno di noi. Pensiamo a quelle date che restano indelebili nella nostra vita e cogliamo il modo per azzerare con i nostri errori, con l’odio, con la violenza, non solo al count down di questa notte ma a ogni mattino, al risveglio, per azzerare e ricominciare con l’altro, con la vita, con noi stessi.
Ho sempre disapprovato i fuochi d’artificio, per il costo oneroso e per la pericolosità degli stessi, perché mi mettono nel cuore quella tristezza simile agli spettacoli di un circo in provincia, con luci decadenti e soffuse, musiche flebili e sorrisi forzati. Ho biasimato sempre l’artificiere ostinato, per le dita monche dei reduci mai arruolati, per le morti illogiche della Notte di Fine Anno. Rituali primordiali, antropologiche automutilazioni: prove di forza fra l’umana gente.
Non resta che augurarci un Buon Anno, senza guerre, in noi, in famiglia, col vicino, il prossimo, il datore di lavoro, la vita, perché, l’italiano medio, se non fa la guerra vera, cerca di trovare un surrogato nei momenti di festa.
Un augurio di cuore giunga ai nostri lettori, affinché il 2015 possa essere ricco di idee, di innovazioni positive, di Pace, e che questa notte sia una “Notte senza Botti”, di sole stelle filanti, scintille come luci per le nostre menti. Auguri, buon Anno.
(Immagine da freechristmaswallpapers.net)
Il Direttore Responsabile
Oriana Barberio