Cultura e Spettacolo

Attesa per Marcello Veneziani al «Sabato del Villaggio»

Attesa per Marcello Veneziani al «Sabato del Villaggio» Sabato al Seminario Vescovile secondo evento della rassegna

Sabato 18 marzo, alle ore 18.30, nella cinquecentesca cornice del Seminario Vescovile di Lamezia Terme, nuovo appuntamento del «Sabato del Villaggio» 2023 con il noto intellettuale e giornalista Marcello Veneziani.

«Per Marcello Veneziani – ha dichiarato il direttore artistico Raffaele Gaetano – essere scontenti non vuol dire essere infelici. Esistono trattati e una vasta letteratura sull’infelicità, mentre poco o nulla si è scritto dello scontento. Per comprendere da dove nasce e dove conduce, indagandone ragioni e forme, Veneziani compirà per noi un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime lo scontento, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove, hanno finito per ignorare la realtà».

Ora qualche cenno sulla protagonista dell’evento. Considerato uno dei più rappresentativi intellettuali italiani, con alle spalle un pedigree culturale di prim’ordine, Marcello Veneziani ha dedicato al nostro Paese numerose opere, articoli, mostre e convegni. Ha fondato e diretto riviste e scritto su varie testate, da «il Giornale» a «Libero», dal «Corriere della Sera» a «la Repubblica» e «il Messaggero». Al «Giornale» fu chiamato da Indro Montanelli e poi da Vittorio Feltri. Tra i suoi ultimi saggi: Anima e corpo (Mondadori), Ritorno al Sud (Mondadori), Un’ora d’aria. Sessanta racconti minuti (Avagliano), Lettera agli Italiani (Marsilio), Alla luce del mito (Marsilio), Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti (Marsilio), La leggenda di Fiore (Marsilio) e Scontenti (Mondadori).

Il «Sabato del Villaggio» è promosso esclusivamente da partners privati che hanno inteso legare il proprio nome a una rassegna di alta cultura. Rappresenta un esempio di come l’imprenditoria può generare positività a più livelli per un intero territorio. Un patrimonio da non disperdere.