Cronaca
Attentato scuola Brindisi: Cordoglio, solidarietà e condanna da tutta la Lombardia
MILANO, 19 MAGGIO 2012- Queste sono le parole di condanna che il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha pubblicato sul sito del Comune: "Milano ha riempito una delle piazze più importanti della città per condannare con fermezza il terribile attentato di Brindisi. La folla di cittadini, le forze politiche, sociali e istituzionali, hanno detto no a ogni forma di violenza, perchè questi atti non devono trovare mai terreno fertile, ma anzi devono essere contrastati in ogni modo possibile. Oggi e' stato ribadito quanto i principi fondamentali della democrazia contenuti nella Carta Costituzionale siano la barriera migliore per combattere e respingere ogni tentativo di stravolgere la normale vita democratica nel nostro Paese".
E sul sito di Palazzo Marino, la nota di cordoglio e vicinanza per il tragico atto di violenza imperdonabile prosegue, "L'esplosione della bomba a Brindisi é un segnale gravissimo e preoccupante. Sono sgomento davanti a tanta violenza che provoca morti e feriti. Giovani colpevoli solo di essere davanti a una scuola. Giovani che hanno il diritto e il dovere di sapere, ricordare e mai dimenticare un passato recente e di cui in questi giorni ricorre il ventennale. Davanti a questi ignobili attacchi non dobbiamo abbassare la testa, ma continuare a lottare contro ogni forma di violenza. Mi stringo in un abbraccio alla famiglia della giovane Melissa rimasta vittima dell'esplosione, ai ragazzi feriti e a tutta la cittadinanza brindisina", afferma Giuliano Pisapia. [MORE]
“Il vile atto terroristico avvenuto questa mattina a Brindisi è da condannare con fermezza”, ha dichiarato Maria Grazia Guida, vicesindaco di Milano e Assessore all’Educazione e Istruzione. “Esprimo tutta la mia solidarietà ai ragazzi, alle famiglie, al preside e a tutto il personale scolastico. Come immediata risposta ho chiesto ai presidi dell’Istituto Pacle-Manzoni, che racchiude più di 1500 studenti, di fermare per una mezz’ora, a partire dalle 11, le attività scolastiche per un momento di riflessione sul tema della legalità. Ho, inoltre, concordato col Provveditore Petralia un gesto di attenzione in questo momento drammatico che colpisce tutta la scuola che, oltre che luogo della cultura è anche luogo di creazione della cittadinanza e dei valori del vivere sociale. Nella prossima settimana in tutte le scuole di Milano ci saranno altri momenti di riflessione”.
In risposta al tragico attentato di Brindisi, 300 persone sono accorse alla manifestazione organizzata a Piazza della Scala, a Milano. La rabbia e il dolore per l'accaduto, ha indotto nella cittadinanza il bisogno di scendere in piazza con bandiere e cartelli a sostegno delle persone coinvolte nell'attentato. All'incontro, svoltosi all'ingresso di Palazzo Marino, sono intervenuti tra gli altri Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale, Nando Dalla Chiesa, presidente del comitato di esperti antimafia che collabora con il Comune di Milano, David Gentili, presidente della commissione antimafia e il presidente della provincia di Milano Guido Podestà. Inoltre, presidi di solidarietà si sono svolti anche in altre città lombarde.
Nonostante il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, abbia dichiarato che "potrebbe non essere una organizzazione mafiosa" ad aver compiuto l'attentato dinnanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, che ha provocato la morte della studentessa sedicenne, Melissa Bassi, e diversi feriti, troppe sono le analogie che, putroppo, conducono a tale conclusione. Vi è il fatto che, il suddetto attentato, sarebbe stato realizzato nei giorni della commemorazione del ventennale della strage di Capaci; il fatto che l'istituto è intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, istituto che, nel 2007, aveva vinto un premio per la legalità, con uno spot: "Guarda la Legalità in faccia". Inoltre, l'attentato è avvenuto proprio nel giorno dell'arrivo a Brindisi della Carovana antimafia.
Come hanno evidenziato gli agenti 007, "E' la prima volta che viene colpita una scuola", è probabilmente "un segnale che loro, i criminali, ci sono ancora". La scelta di colpire la scuola, il mondo dei giovani e dell'istruzione, potrebbe essere dovuto al fatto che qui, "sono nati i veri, grandi movimenti di orgoglio e di lotta contro la passività delle generazioni precedenti", perchè: "La mafia teme più la scuola della giustizia. L'istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa" .
(A. Caponnetto - 1994)
Tuttavia, a prescindere dalla matrice di questo attentato, colpire una scuola, significa colpire la speranza, il fututo del nostro paese. Una tragedia che grida giustizia. Unanime, da Nord a Sud, il coro di condanna e sdegno per questo orrore vile e barbaro perchè, come ha affermato Giovanni Falcone: "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola".
Rosy Merola