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Attentato San Pietroburgo, le vittime salgono a 14. Il responsabile è un kirghisa di 22 anni

SAN PIETROBURGO, 4 APRILE - Il bilancio delle vittime dell'attentato avvenuto ieri pomeriggio alla metro di San Pietroburgo è salito a quattordici. Secondo quanto riferito dagli artificieri, l'esplosione all'interno del convoglio sarebbe stata causata da una bomba artigianale che potrebbe essere stata lasciata sul treno prima della sua partenza.[MORE]

"A voi cittadini di San Pietroburgo e agli ospiti della nostra città chiedo di essere vigili, attenti e prudenti e di comportarsi in maniera responsabile". Questo è il messaggio mandato dal governatore della città, Georgy Poltavchenko, ai suoi cittadini.

Il responsabile, secondo la polizia russa, sarebbe un giovane kirghisa di ventidue anni, Akbarjon Djalilov, proveniente dall'Asia Centrale. A diffondere la notizia è stato Rakhat Saoulaimanov, portavoce dei servizi di sicurezza che, dopo aver analizzato i filmati ripresi dalle telecamere presenti all'interno della metropolitana, lo hanno identificato. Al momento dell'attentato indossava un paio di occhiali, un parka rosso e un cappellino di lana blu.

La matrice di questo attacco ancora non sono chiare, ma la pista del terrorismo sembra essere quella più probabile. “Non è chiaro ancora quali siano le cause, le stiamo vagliando tutte, incluso il terrorismo”, ha detto Putin che proprio ieri pomeriggio si trovava a San Pietroburgo per parlare dei media e che, dopo l'attentato, si è spostato sul luogo dell'accaduto per commemorare le vittime insieme ai cittadini.

Chiara Fossati

immagine da tgcom24.it