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ANSBACH - È Mohammed Delel, secondo indiscrezioni di diversi media tedeschi, l'attentatore morto il 24 Luglio nell'attentato suicida ad Ansbach, in Baveria. Originario della Siria, Delel aveva fatto richiesta di asilo politco in Germania, rifiutata dalla autorità tedesche.
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L'uomo si è fatto esplodere vicino all'ingresso del Ansbach Open Music Festival, dove erano presenti oltre 2.500 persone. L'unico decesso registrato è stato proprio quello dell'uomo, con 12 feriti più o meno gravi. I media tedeschi hanno fatto trapelare diverse indiscrezioni secondo le quali il suicida sarebbe Mohammed Delel. Siriano, 27enne, era fuggito dal Medio Oriente e, oltre un anno fa, aveva richiesto asilo politico in Germania. Le autorità tedesche lo avevano, però, respinto. L'uomo soffriva di problemi psicologici, ed aveva tentato il suicidio in diverse occasioni.
Il ministro dell'Interno bavarese Joachim Herrmann ha dichiarato che dei 12 feriti, tre sarebbero in gravi condizioni. Nella sua dichiarazione, il ministro ha ribadito che: "È molto probabile, secondo la opinione personale, sfortunatamente, che questo sia stato in realtà un attacco suicida di matrice islamica".
Secondo l'agenzia DPA tedesca, l'uomo sarebbe stato già noto alle forze dell'ordine, per reati legato allo spaccio e contrabbando di droga. Sull'uomo pendeva un provvedimento di esplusione e doveva essere estradato in Bulgaria.
Il commissariato di polizia della Franconia centrale ha dichiarato stamane che verrà istituita una commissione speciale, composta da 30 investigatori, che investigherà sugli eventi di Ansbach. I rilievi sul luogo del reato e le perquisizioni dell'abitazione dell'uomo sono i primi passi per l'indagine, mentre la polizia ha chiesto ai cittadini di inviare foto e filmati dell'accaduto, sperando che questi possano aiutare a ricostruire i fatti del 24 Luglio.
Nel telefono cellulare dell'attentatore sarebbero state trovate le prove dell'adesione al sedicente Stato islamico. In un video l'uomo minacciava un nuovo attentato in Germania nel nome dell'Islam.
Leonardo Cristiano
immagine da: theguardian.com
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