Estero

L'Isis rivendica l'attacco alla chiesa. Hollande: ''Il Daesh ci ha dichiarato guerra''

Saint-Etienne-du-Rouvray - Il Presidente francese Hollande si è recato sul posto in cui questa mattina, alle ore 9.45, due assalitori hanno preso in ostaggio 5 fedeli in una chiesa a Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia, e sgozzato il parroco che celebrava la messa, per poi essere neutralizzati dalle teste di cuoio durante il blitz. Le dichiarazioni di Hollande sono state molto chiare: “La Francia è in guerra, non dobbiamo contenere quest’organizzazione, la dobbiamo distruggere”, sarebbe quindi prevedibile una ritorsione da parte della Francia nei prossimi giorni; mentre il premier Manuel Valls ha definito col termine "barbaro" l'accaduto, nonché un oltraggio a tutti i cattolici francesi. 

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L’attacco è stato rivendicato dall’ISIS su Twitter, ma la pista di una matrice islamica dietro l’accaduto era già la più accreditata per le fonti di stampa francese, confermata anche dal presidente Francois Hollande, poichè avallata dalle grida dei due attentatori 'Daesh' e 'Allah Akbar'. L'indagine è quindi ora nelle mani dell'anti-terrorismo a Parigi.

Uno dei due sequestratori era schedato con la lettera S, ovvero era già noto come un individuo potenzialmente radicalizzato e con il rischio di passare all’azione. Secondo fonti giudiziarie citate da I-Télé era stato detenuto per un anno e liberato il 22 marzo. Nel 2015 cercò di arruolarsi nella guerra santa in Siria ma venne bloccato alla frontiera turca. Inoltre dal 22 marzo, era stato posto in libertà vigilata con il braccialetto elettronico con libertà di uscita dalle 8:30 alle 12:30.

Anche la Santa Sede ha condannato l’accaduto tramite una nota, ritendendolo ancora più grave poiché inscenato in un luogo sacro.

Maria Azzarello