Salute

Piano caldo e scarsa accoglienza in ospedale

ROMA, 26 GIUGNO 2013 -  Partito il 21 giugno, andrà avanti fino al 15 settembre con accessi e visite domiciliari.
“Risorse per 2 milioni di euro, 5000 medici di famiglia in campo. Sono le cifre del piano regionale contro le ondate di calore per la salvaguardia della salute degli anziani e dei soggetti fragili”.

Ne parla il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che, pur plaudendo all’iniziativa della Regione Lazio, si preoccupa delle condizioni in cui i pazienti vengono accolti in ospedale, specie in pronto soccorso.

“Piuttosto che investire copiose somme per visite domiciliari – sostiene Maritato – magari a pazienti inseriti in un programma di cui neanche avrebbero bisogno, si potrebbe pensare all’accoglienza e all’ascolto negli ospedali, a un rapporto meno medicalizzato e più umano. Spesso – continua il presidente – i nostri anziani, più che di una visita medica a domicilio o della prescrizione, avrebbero bisogno di un consiglio, dell’ascolto, di qualcuno che presti attenzione alla loro condizione, specie nelle città più grandi. Nella situazione di deficit in cui versa da anni la sanità del Lazio – conclude Maritato – tali progetti sono legati a reali necessità, rilevate da indagini epidemiologiche, monitoraggi, valutazioni sul campo? E cosa si sta facendo invece, negli ospedali, per evitare la chiusura di interi reparti per ferie e rendere più umane le attese in pronto soccorso?”.[MORE]

(notizia segnalata da Ufficio Stampa AssoTutela) -