AssoTutela: "Liste di attesa, niente di nuovo sotto il sole"

Gianluca Teobaldo
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LECCE, 20 SETTEMBRE 2013 - “Le stesse ricette per il drammatico problema delle liste di attesa. Il presidente Zingaretti, come i suoi predecessori, combatte una battaglia persa in partenza, se non si va a incidere nel profondo di un sistema malato come quello della sanità regionale”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando i provvedimenti annunciati in conferenza stampa dal presidente della Regione Lazio e commissario alla Sanità Nicola Zingaretti.

“La definizione dei tempi massimi di attesa, l’uso di strumentazioni nell’arco delle 12 ore, le visite e gli esami nei fine settimana, sono provvedimenti già sperimentati che non hanno portato ad alcun risultato apprezzabile. Da Marrazzo a Polverini – spiega Maritato – si è tentato di accelerare i percorsi assistenziali senza alcun risultato. Il problema è a monte – sostiene il presidente – se nella sanità non si incide dal profondo, ad esempio tagliando i primariati, come prevede uno dei tanti annunci del vertice regionale, o accorpando servizi fotocopia, razionalizzando e non razionando le strutture, tagliando sacche di privilegio che ancora proliferano nel nostro sistema incancrenito, non c’è riforma, annuncio, provvedimento che tenga. Come mai – si chiede il presidente – la prevista riduzione delle unità operative con relativi direttori e dirigenti (decreto commissariale 206/2013), su cui tanto si sperava, è slittata dal 5 agosto al 5 ottobre? Perché si insiste su prestazioni nel fine settimana quando non si riesce neanche a programmare turni pomeridiani per i sanitari? Unica novità, la prevista ‘attenuazione’ dell’intramoenia ma, vista la situazione, ci saremmo aspettati decisioni più coraggiose, in linea con quanto avviene in Toscana”. 

(notizia segnalata da Ufficio Stampa Assotutela) [MORE]

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Scritto da Gianluca Teobaldo

Giornalista di InfoOggi

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