Salute
AssoTutela: Agenas, serve trasparenza su ricerca e consulenze
ROMA, 23 DICEMBRE 2013 - (RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO) “In tempi di spending review, di tagli di servizi e posti letto, risparmi, sacrifici per i cittadini, i fittissimi elenchi di consulenti esterni per oscuri progetti di ricerca, pubblicati sul sito dell’Agenas, appaiono come una beffa per la collettività”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Le amministrazioni pubbliche, dovendo stringere la cinghia sulle consulenze esterne, hanno studiato diversi escamotage per attingere a personale esterno agli organici".
"All’Agenas, ente ausiliario del ministero della Salute ad esempio, la chiave di volta per entrare nel sistema è riferita a programmi, accordi, progetti di ricerca sui quali, in teoria, sarebbe difficile sindacare. Il tutto si svolge attraverso le cosiddette procedure comparative – precisa Maritato – si creano elenchi con i nominativi dei cosiddetti esperti qualificati, si confrontano i curricula e si chiamano professionisti individuati a totale discrezione dell’amministrazione. Interessante è scorrere la descrizione dei progetti: si va dal supporto amministrativo per l’educazione continua in medicina, al monitoraggio della implementazione a livello aziendale delle raccomandazioni sulla prevenzione degli eventi sentinella, passando per la campagna sul corretto uso del 118 e il monitoraggio dei modelli di valutazione delle performance nell’ambito delle strutture sanitarie; e ancora dallo sviluppo di una rete informatica per l’integrazione dei sistemi regionali di formazione sanitaria ai piani di rientro". [MORE]
Infine, conclude Maritato: "I risultati dell’apporto di tali ‘esperti’ sono sotto gli occhi di tutti. Ma quanto ci costa questa pletora di consulenti? Soprattutto, nell’ambito dell’ente o dello stesso ministero, sono state esperite le procedure atte a verificare la presenza di esperti già in organico, in grado di svolgere tali elevati compiti? Sono quesiti che attendono immediata risposta e AssoTutela non resterà a guardare, qualora si accertasse lo sperpero di denaro pubblico”
(notizia segnalata da Davide Bennici)