Assestamento: Robortella chiede 2 milioni per Fondo coesione
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
POTENZA, 17 LUGLIO 2013 - La “necessità di ripristinare le misure relative al Fondo di Coesione all’interno della manovra di Assestamento di Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2013” è stata sottolineata dal Consigliere regionale Pasquale Robortella (Pd), vice presidente della terza Commissione, nel corso dei lavori delle Commissioni consiliari permanenti convocate stamane in seduta congiunta con, all’ordine del giorno, l’audizione del presidente della Giunta regionale De Filippo.
Robortella ha chiesto “di stanziare un importo pari a 2 milioni di euro quale dotazione del ‘Fondo di Coesione Interna’, importo utile a favorire lo sviluppo e la crescita delle aree interne della Basilicata”.
“Il Fondo di Coesione Interna, istituito dall’art. 22 della legge regionale n. 10/2002 – ha spiegato Robortella - soprattutto in questa fase congiunturale, è indispensabile a garantire la sopravvivenza stessa di molti dei nostri piccoli centri, già fortemente colpiti in questi anni da condizioni particolati di difficoltà socio-economica nonché demografica.
Reintegrare nuovamente tale misura rappresenterebbe una prova ulteriore di volontà di attenzione alle reali problematiche in cui versa il territorio da parte del governo regionale”.
Il fondo di coesione interna è destinato al sostegno ai Comuni più svantaggiati delle aree interne della Basilicata. In passato, il fondo è stato ripartito tra i diversi Comuni richiedenti tenendo conto della densità demografica, dell’indice di vecchiaia, dell’indice di dipendenza dei giovani (che misura il carico dei giovani in età non attiva sulla famiglia), dell’incidenza percentuale degli stranieri sulla popolazione totale e della quota di redditi dichiarati per il pagamento delle addizionali Irpef inferiori a 5 mila euro.
L’obiettivo è quello di finanziare spese volte al mantenimento e al miglioramento quali-quantitativo dei servizi pubblici, anche favorendo condizioni di complementarietà con i servizi in gestione associata. [MORE]