Assenze per malattia, disegno di legge per l'autodichiarazione fino a tre giorni
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Assenze per malattia, disegno di legge per l'autodichiarazione fino a tre giorni

martedì 4 luglio, 2017

ROMA, 4 LUGLIO - Una autodichiarazione per i primi tre giorni di assenza per malattia da parte dei lavoratori che, sotto la propria esclusiva responsabilità, dovrebbero comunicarlo al medico, sottoposto a pene ridimensionate in caso di falsa certificazione. Questo è quello che prevede il disegno di legge presentato dal senatore Maurizio Romani (gruppo misto), vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità, appena approdato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato dopo un anno e nove mesi di battaglia.[MORE]

Tra gli effetti ci sarebbe l’alleggerimento le responsabilità dei medici che, in caso di via libera alla proposta, si costituirebbero come semplici tramiti per la trasmissione telematica all’Inps e al datore di lavoro, lontani dalle severe sanzioni che attualmente prevede la legge. Secondo il primo firmatario si tratta, tra l’altro, di previsioni in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

A sostenere la proposta anche la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. “Non è un problema di tipo amministrativo, che riguarda il carico di lavoro – spiega Maurizio Scassola, vicepresidente della Federazione – ma dell’onere penale che il medico affronta tutti i giorni, magari inviando il certificato al paziente senza aver eseguito la visita. Non è una giustificazione, piuttosto un’autodenuncia: è impossibile che nel corso di una vita un medico non incappi (e non per malafede) in un errore del genere a causa dell’esasperazione dei ritmi lavorativi. Si rischia anche il posto di lavoro o, nel migliore dei casi, migliaia di euro di ammenda e ci sembra una punizione sproporzionata rispetto all’errore”.

Il testo è composto da due articoli che si concentrano proprio sulle false attestazioni e sui controlli delle assenze. “Il provvedimento – ha commentato lo stesso senatore Romani – mira a semplificare la normativa vigente in materia di certificazioni dello stato di malattia del dipendente pubblico e privato”. La novità assoluta è l’introduzione, in caso di disturbo che il lavoratore ritiene invalidante ma passeggero, della comunicazione da parte dello stesso lavoratore al medico curante, tramite autodichiarazione, dell’assenza per malattia protratta per un periodo inferiore ai tre giorni.

La legislazione attuale prevede che la certificazione di malattia debba essere inviata dal medico sin dal primo giorno di assenza. Le disposizioni vigenti, inoltre, prescrivono sanzioni piuttosto severe in caso di falsa certificazione sia per il lavoratore che per il medico. “Per il primo si arriva fino al licenziamento per giusta causa, per il secondo alla radiazione dall’Albo” ha spiegato Romani, sottolineando che “si tratta di previsioni in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e, dunque, incomprensibilmente repressive”.

Maria Azzarello

 

credit foto: lenterepubblica.it


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