Politica
Assemblea dipendenti e indotto Sorical, urge riordino settore
CATANZARO, 7 FEB - Hanno manifestato davanti alla sede regionale della Sorical, a Catanzaro, i lavoratori diretti e dell'indotto della società per le risorse idriche. Scopo dell'iniziativa tenere un'assemblea e discutere con i sindacati Filctem-Cgil e Uiltec-Uil della loro vertenza. "Lo stato attuale del Servizio idrico integrato calabrese - hanno detto i lavoratori - non è mai partito seriamente e sconta una serie di criticità tutte annoverabili alla mancata volontà politica di affrontare seriamente il problema". Tra le criticità hanno indicato il ciclo integrato troppo frammentato, una Sorical mista (53% Regione, 47% Veolia), il commissariamento quasi decennale, la dispersione sulla rete idrica dell'approvvigionamento di quasi il 50%. Soprattutto, però, quello che è stato sottolineato "è l'incompiuto iter della legge di riordino del Sistema idrico integrato proposto dalla stessa Regione del 2017". Si parla di 260 addetti, che in realtà sono oltre duemila lavoratori su tutto il territorio per ogni azienda associata.
"Il tema della riforma del ciclo integrato delle acque - hanno spiegato i rappresentanti sindacali - è stato posto da anni alla vecchia Giunta regionale. È stato anche un tema di confronto e scontro sulle finalità, ma anche sulla gestione di Sorical e sulla idea di quello che doveva essere e non è stato fino ad oggi l'Autorità idrica regionale che doveva in qualche modo procedere ad una riforma del ciclo integrato.
Quello che è avvenuto i questi ultimi mesi è stata anche la non capacità di ascolto da parte del commissariamento di Sorical che ha diviso i lavoratori solo per avere un po' il consenso su una gestione che noi abbiamo definito scellerata rispetto a quello che è la condizione". Con le elezioni regionali ed il nuovo governatore Jole Santelli, tuttavia, hanno aggiunto "auspichiamo che la nuova giunta regionale, appena si insedierà affronterà il tema delle riforme calabresi e questo della depurazione del ciclo integrato delle acque, dove si perde circa il 50% dell'approvvigionamento in una rete fatiscente diventi una delle prime questioni da affrontare, poi c'è il tema di come i Comuni partecipano a questa riforma, ma non si possono scaricare responsabilità.
Bisogna fare tesoro di questa duemila lavoratori che sono un patrimonio dell'intera regione". "Se la nuova Giunta recepisce queste che sono le nostre proposte - hanno sostenuto i rappresentanti sindacali di Cgil e Uil - credo che si possa avviare una interlocuzione ovviamente cercando di capire quello che è successo in questi anni.
Perché questo settore è stato molte volte assoggettato a gestioni il più delle volte clientelari e familistiche che noi vorremmo si estirpassero. Ovviamente il fatto che si siano chiusi quest'anno gli ultimi tre bilanci, significa che noi avevamo visto giusto anche sulla situazione economico finanziaria della Sorical che versa in gravi condizioni, ma anche perché ci sono responsabilità di questo commissariamento che in due anni non ha fatto che aggravare la situazione".