Economia

Assemblea di Confcommercio: IVA, crescita e imprese. Le parole di Mattarella e Di Maio

ROMA, 7 GIUGNO – All’assemblea di Confcommecio hanno partecipato i vertici delle istituzioni italiane. Gli interventi hanno riguardato l’Iva, il ruolo delle imprese e degli imprenditori in questo momento di crisi e la crescita italiana nell’ultimo anno. "Sull'Iva non si tratta e non si baratta!". Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli rivolgendosi ai ministri presenti all'assemblea di Confcommercio riprende la battaglia per evitare le clausole di salvaguardia e l'aumento dell'Iva. "La vera salvaguardia per imprese e cittadini è difendere i loro redditi, il potere d'acquisto, la competitività diffusa delle imprese" ha concluso.

Poco dopo è intervenuto il vicepremier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio: "Avete la mia parola qui a Confcommercio che l'Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate". "Aboliremo tutti gli strumenti come lo spesometro e il redditometro e inseriremo l'inversione dell'onere della prova. Perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario" ha aggiunto Di Maio. Sul tema del lavoro ha dichiarato di voler introdurre un salario minimo “almeno fino a che non si arriva alla contrattazione". "Il lavoro nobilita l'uomo fino a che ti dà la soddisfazione di arrivare a fine mese e invece siamo in un momento in cui si cerca di lavorare pur guadagnando zero". Un ultimo intervento ha riguardato le infrastrutture, negando di fatto che il nuovo governo sia contrario a queste: “Quando parliamo di turismo parliamo di infrastrutture, in cui alcune regioni strategiche neanche ce ne sono, in altre ci sono luoghi bellissimi e neanche un treno che porta i turisti fino a lì. Chi sta raccontando l'idea che questo sia il governo del no alle infrastrutture sbaglia” ha concluso. [MORE]

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio all’Assemblea analizzando il periodo di leggera crescita – l’1,2% nel 2018 – che sta attraversando il Paese: "Serve una forte responsabilità comune per consolidare la fiducia di famiglie, imprese, risparmiatori e investitori, condizione necessaria per la stabilità, la tutela dei risparmi e il proseguimento di una fase favorevole. Occorre un impegno condiviso per favorire l'imprenditorialità e le prospettive di sviluppo con investimenti in infrastrutture, innovazione e formazione per rendere il nostro sistema più competitivo nel quadro europeo, nella riconfermata sostenibilità delle finanze pubbliche", ma "gli sforzi per espandere l'occupazione attraverso la crescita, creando lavoro stabile e di qualità, per sostenere i redditi e i consumi delle famiglie e dare una prospettiva di futuro migliore ai nostri giovani, sono, tuttavia, ben lungi dal poter essere considerati conclusi".

Federico De Simone

Fonte immagine: federpreziosi