Estero
Assad accusa l'Europa: «Se siete preoccupati per i migranti smettete di appoggiare i terroristi»
DAMASCO, 16 SETTEMBRE 2015 - In un'intervista rilasciata a Damasco ai media russi il presidente siriano Bashar al-Assad ha dichiarato che l'Occidente e la Turchia riforniscono di armi, soldi e volontari i qaedisti di Jabhat al-Nusra e i terroristi dell'Isis che combattono in Siria: «La cooperazione tra l'Occidente e Jabhat al-Nusra è un dato di fatto, noi tutti sappiamo che Jabhat al-Nusra e Isis ricevono armi, denaro e volontari dalla Turchia, che mantiene stretti rapporti con l'Occidente». «Paesi come Turchia, Qatar e Arabia saudita, così come Francia, Stati Uniti e altri Stati occidentali che sostengono il terrorismo non possono combattere il terrorismo da soli. Non ci si può opporre ai terroristi e stare allo stesso tempo dalla loro parte», ha proseguito il presidente affermando che Damasco è pronta a cooperare con l'Occidente nella lotta al terrorismo. [MORE]
Assad si è scagliato contro l'Europa e gli Stati Uniti sull'emergenza immigrazione e la lotta allo Stato Islamico: «Fino a quando si proseguirà con questa propaganda, l'Occidente avrà sempre più migranti. Il punto non è se l'Europa non li accetta o li accoglie come rifugiati, non ci si occupa della causa. Se siete preoccupati per loro smettete di appoggiare i terroristi».
«Non c'è alcun coordinamento o contatto tra il governo siriano e quello degli Stati Uniti. Questo perché non possono accettare la realtà che siamo l'unica forza che combatte l'Isis sul campo. Questo fa parte della cecità volontaria dell'amministrazione americana», ha aggiunto il presidente, sottolineando che: «L'Europa si sta assumendo la responsabilità, sostenendo e continuando a supportare e coprire il terrorismo. Chiama i terroristi "moderati" e li divide in gruppi. Ma sono tutti estremisti».
Infine il presidente siriano ha dichiarato che non lascerà: «Il presidente assume il potere con il consenso del popolo attraverso le elezioni e se lascia lo fa su richiesta del popolo, non per decisione degli Stati Uniti, del Consiglio di sicurezza dell'Onu, della Conferenza di Ginevra o del comunicato di Ginevra».
Nel frattempo il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, ha riferito che la Francia è pronta ai primi bombardamenti contro l'Isis in Siria, che partiranno "nelle prossime settimane". «Non appena avremo chiaramente identificato gli obiettivi», ha affermato il ministro.
[foto: rainews.it]
Antonella Sica