Salute
Asp Catanzaro: postazioni SUEM 118 in fase di potenziamento del personale sanitario
CATANZARO, 27 FEBBRAIO – “La carenza di sanitari nell’Asp di Catanzaro non è legata a problemi contrattuali, bensì alla carenza reale di medici. Infatti l’Asp catanzarese ha esaurito la graduatoria e, pur avendo attivato avviso pubblico per il reclutamento di altri sanitari, nessun medico ha prodotto domanda. Pertanto nessuna responsabilità può essere attribuita al servizio o all’Asp di Catanzaro”. E’ quanto afferma il dott. Antonio Talesa, Direttore del Dipartimento interaziendali CO 118 area Centro, che aggiunge: “A ciò si è aggiunta qualche assenza per malattia e molte inidoneità dichiarate tali dal medico competente. Qualche sofferenza si è avuta, ma mai al limite del disservizio. Tutti gli operatori con sacrificio e dedizione si sono sempre prodigati per il bene del servizio a garanzia di tutti i cittadini. L’equipaggio, con solo infermiere ed autista, è previsto su alcune situazioni di intervento, evidentemente il medico di centrale ha ritenuto di utilizzare questa tipologia di impiego, altrimenti avrebbe potuto attivare in emergenza tutte le risorse disponibili, Elisoccorso compreso. Da ciò si denota la poca conoscenza di tali situazioni emergenziali da parte dell’autore dell’articolo, dal quale ci aspettavamo qualche proposta positiva e non critiche, che appaiono del tutto pretestuose. Inoltre, risulta poco informato sull’andamento delle procedure di reclutamento di medici presso il SEU 118”.
Il dott. Talesa precisa inoltre che “L’ASP di Catanzaro ha pubblicato 33 zone carenti, sono pervenute 28 domande e la graduatoria, già redatta in tempi brevissimi, è stata già pubblicata e sono state avviate le procedure per i trasferimenti. Entro il 15 marzo arriveranno i primi 8 per mobilità. Esaurita tale procedura si avvierà l’assegnazione delle zone carenti a tempo indeterminato ad altri 20 medici. Inoltre a breve inizierà il corso per l’emergenza sanitaria per la formazione di 150 medici da destinare all’emergenza sanitaria territoriale”.
“Non si comprende - conclude il dott. Talesa - il motivo per il quale il dott. Accorinti, invece di disinformare i cittadini con articoli a mezzo stampa, non si pone come mediatore per risolvere diatribe contrattuali sull’interpretazione dell’AIR (Accordo integrativo regionale), anche in considerazione del ruolo che ricopre. Ad ogni modo è bene accetta qualsiasi proposta purchè costruttiva.”