Salute

ASP Catanzaro: inaugurato il centro riabilitativo "Lucrezia" per aiutare i bambini autistici

Catanzaro, 6 novembre 2011 – Un bambino su 250 è affetto da autismo. Un dato allarmante, anche perché in continuo aumento: basti pensare che negli anni 80 l'autismo veniva diagnosticato ad 1 bambino su 2.500. Anche in Calabria, la situazione non è del tutto positiva, ma da oggi c’è un luogo dopo poter trovare un po’ di sollievo. È stato infatti inaugurato a Catanzaro il “Centro riabilitativo autismo Lucrezia”, un polo d’eccellenza nato dall'intuizione di un valido team di esperti. [MORE]

La cerimonia di inaugurazione della struttura si è svolta alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Franco Talarico, del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale dott. prof. Gerardo Mancuso e della responsabile sanitaria del centro, Angela Giaquinta. La struttura, ubicata in via Lucrezia della Valle, è suddivisa su tre piani per una superficie di oltre 500 metri quadrati. Come spiegato fra l’altro dalla dottoressa Angela Giaquinta: «Il centro riabilitativo autismo Lucrezia dispone di valide strumentazioni e personale specializzato, che lavora attraverso l'attuazione dei programmi terapeutici misurati con il protocollo internazionale dell'Aba, uno studio americano che consente di raggiungere gli obiettivi prefissati per la riabilitazione-educazione del disturbo autistico, così come consigliato anche dalla società di Neuropsichiatria infantile italiana».


I ragazzi in cura, suddivisi per età e per patologia sono in tutto 30: dieci dei quali impegnati nel ciclo diurno, con un'assistenza totale per tutto l'arco della giornata e 20 integrati nel servizio ambulatoriale saltuario. «Il centro riabilitativo – come peraltro sottolineato da Gerardo Mancuso – è l'unico a cui fa riferimento l’Azienda sanitaria provinciale e sarà anche polo attrattivo per l'intero territorio calabrese». Il suo potenziale d'intervento, infatti, grazie ad un attento studio della malattia pare rispondere concretamente alle esigenze dei piccoli pazienti che attraverso vari step e attività di laboratorio riescono, in qualche modo, a combattere quei disturbi relazionali, tipici nella sindrome autistica.


Con l'aiuto di medici, psicologi e assistenti sociali i bambini, riescono ad acquistare maggior consapevolezza di sé, iniziando ad entrare in contatto con l'astratto e provando ad intraprendere quel importante cammino dell'autonomia. «Il messaggio che mandiamo – ha quindi chiarito la dottoressa Giaquinta – è quello di dire al bambino che è in grado di fare qualcosa anche da solo. Avendo difficoltà anche nella comunicazione verbale, l'autistico si ritrova spesso ad essere isolato, scoraggiato dal non riuscire a comprendere totalmente ciò che lo circonda». «Inaugurare centri d'eccellenza di questo tipo – ha perciò ribadito il presidente Talarico – è di certo motivo d'orgoglio per la Calabria. Un passo importante nel supporto alle famiglie, un atto di vicinanza che le istituzioni, in primis, dovrebbero prendere d'esempio, contribuendo a rendere normali le vite di questi giovani».