Cronaca

Asp Catanzaro: buona sanità nel reparto di psichiatria del "Giovanni Paolo II"

LAMEZIA TERME (CZ), 7 MAGGIO 2014 - L’unità operativa Psichiatria del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, diretto dalla Dott.ssa Maria Antonietta Massimo, ha ricevuto gli apprezzamenti di alcuni pazienti e loro familiari, che, con un messaggio scritto, hanno voluto elogiare il personale del reparto e manifestare sentimenti di gratitudine per le loro doti umane e professionali.

Così si è espresso uno di loro: “…In questi dieci giorni che ho passato qui dentro ho sicuramente capito quanto sia duro il vostro lavoro e quanto, molte volte, la parte più difficile sia riuscire a prendere decisioni drastiche per il bene altrui, anche quando vi piange il cuore nel farlo. Non posso certo dire di avervi conosciuto bene o di aver compreso l’essenza delle persone che siete. Ma da quel che ho visto, oltre alla professionalità, siete delle persone stupende, che aiutano e cercano di confortare il prossimo con il cuore...ci tenevo soprattutto a ringraziarvi per avermi tenuto qui e per il tempo che ognuno di voi mi ha concesso!...In sostanza, sono felice di aver passato questi giorni assieme a voi e ancor più felice che siate stati parte della mia vita. Che ci rivedremo o no, vi porterò nel cuore ovunque sarò. Ogni parola dolce, ogni dimostrazione d’affetto nei miei confronti, ma soprattutto ogni sorriso, sono state le migliori medicine che potessero mai darmi!...”.
[MORE]A dare testimonianza di buona sanità anche la mamma di una assistita che così ha scritto: “Ho avuto nella mia vita l’occasione di conoscere alcuni reparti di codesto Ospedale, come paziente e come figlia e moglie di pazienti, ma non ho mai visto finora in nessun reparto tanta diligenza, tanta attenzione, tanta delicatezza nei confronti dei ricoverati e dei loro familiari come in Psichiatria, da parte di dottori, psicologi, personale infermieristico e anche ausiliario. Grazie di cuore.”  

Spesso si parla di mala sanità dimenticando i molti casi in cui la grande professionalità, l’alto senso del dovere, l’amore per la propria professione, fanno scrivere storie di cortesia e di umanizzazione nei luoghi di cura, dove si conseguono risultati che oltrepassano ogni aspettativa.

Notizia segnalata da Pasquale Natrella