Politica
Ascierto, parlamentare di lotta e di governo, si sveglia dal letargo dei sensi
“In primavera di solito, si dice, si risvegliano i sensi. Noi pensiamo che ciò sia vero e che il senso dell'assennatezza si sia risvegliato nell’onorevole Filippo Ascierto. Un pò tardi forse visto che tutti i provvedimenti che lui oggi finalmente si è deciso a contestare, gli saranno passati sotto il naso innumerevoli volte”. [MORE]Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia - commenta così le parole del deputato del Pdl che così ha detto “Se si può comprendere il blocco dei contratti per tre anni è invece inspiegabile non retribuire più gli automatismi funzionali come quelli delle promozioni di carriera. Ci sono, inoltre, tagli che riguarderanno i servizi attivi. Ad esempio, non verranno retribuite le nuove attività notturne e festive delle Forze di Polizia e delle Forze Armate”.
“Complimenti per la tempestività onorevole - dice Maccari - ora siamo noi a porLe qualche domanda. Non Le sembra di essere arrivato troppo tardi rispetto alle denunce che da mesi questo Sindacato ha fatto nei confronti del Governo, supportate peraltro da una campagna di comunicazione molto eloquente come “ci hanno pugnalato alle spalle”?”. “Noi capiamo - continua il leader del Coisp - che lei si trova nella difficile posizione di uomo “di lotta e di governo”, però noi, fiduciosi della buona fede delle sue parole Le facciamo una proposta: faccia un salto di qualità morale e di onestà intellettuale e ciò che ha detto oggi lo trasformi in una lotta vera nei confronti di colui il quale oggi rappresenta il suo dante causa. Si metta davvero dalla parte di tutte le Forze dell’Ordine e faccia una battaglia, politica, culturale e sociale e se questo dovesse infastidire il “padre padrone” di questo Governo, non si preoccupi, noi La sosterremo, pronti ad accoglierlo tra le nostre fila come iscritto ad honorem al Coisp, un Sindacato di Polizia senza né padrini e né padroni”. “Vede onorevole - conclude Franco Maccari - non basta minacciare il non voto alla manovra, sapendo di essere demagogici poiché la manovra comunque passerà. Bisogna essere consequenziali e passare dalle parole ai fatti. Altrimenti, caro onorevole Ascierto, torni pure al suo letargo dei sensi, perché di buone intenzioni, si dice, ne sono pieni i campi santi”.