Ascensione del Signore: Andate e fate discepoli tutti i popoli
Parola e Fede Lazio

Ascensione del Signore: Andate e fate discepoli tutti i popoli

venerdì 26 maggio, 2017

Vangelo della Domenica di Ascensione (Anno A – Mt 28,16-20)

Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.

I discepoli ascoltano il racconto delle donne e il messaggio inviato loro sia dall’Angelo che da Gesù stesso. Si recano in Galilea. Gesù si mostra loro. Tutti gli si prostrano innanzi in segno di adorazione. Alcuni però dubitano. Non credono a quello che stanno vedendo. Gesù non si perde dietro i loro dubbi. Questi spariranno. Dinanzi alla luce del sole, gli occhi possono avere delle incertezze appena si aprono, ma poi tutto ritorna normale.[MORE]

E Gesù, avvicinatosi, disse loro: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.

Ecco cosa dovranno fare ora i discepoli: Dovranno andare, recarsi presso ogni popolo. Devono lasciare la Galilea. Devono uscire fuori dei confini dei figli di Israele. Li attende il mondo intero. Dovranno ammaestrare tutte le nazioni. Si ammaestra in un solo modo: conducendo ogni uomo all’unico e solo vero Maestro: a Gesù Signore. C’è una sola dottrina da insegnare: il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. All’ammaestramento deve seguire il battesimo. Si battezza nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

La Parola di Gesù è chiarissima. Noi spesso la complichiamo, la alteriamo. Oggi quasi quasi si insegna che Cristo non è più necessario come non necessario è il battesimo, i sacramenti, la chiesa, i preti, insomma una fede fai da te.

I discepoli non devono limitarsi a battezzare. Devono insegnare a quanti sono stati battezzati come si compie la volontà di Dio. Loro devono mostrare visibilmente – e non solo per via uditiva – come si osserva tutto ciò che Gesù ha comandato.

Ieri e oggi, domani e sempre così dovrà essere svolta l’evangelizzazione dei popoli.
È questa la sola regola di Dio che porta frutti. Tutte le altre regole inventate dagli uomini, lasciano il mondo là dove esso è: nel baratro del suo peccato e della sua morte spirituale. Ma noi abbiamo la promessa di Cristo Gesù, come Mosè aveva la promessa di Dio: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Con questa promessa possiamo liberare il mondo intero e andare anche noi incontro a Gesù come ci esorta la Lettera agli Ebrei:

La più grande opera che Gesù dovrà compiere in noi è la nostra santificazione. La santità fu la via di Cristo, deve essere la via di ogni suo discepolo. Con questa verità nel cuore e nella mente, possiamo evangelizzare il mondo intero. Nella santità Gesù è con noi ed opera per mezzo di noi.

La nostra missione è grande, grandissima. Noi possiamo continuare ad essere la voce di Cristo nel mondo che ama, salva, chiama, esorta, parla. Andate in tutto il mondo. Che meraviglia! E nell’andare cominciamo prima a guardare e a rivolgerci all’altro che è accanto a noi.

Don Francesco Cristofaro

 


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