Politica

Art. 8, botta e risposta fra Bersani e Sacconi

RIMINI, 28 AGOSTO 2011- Al Meeting di Rimini, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha sferrato un attacco all’art.8, sostenendo la necessità di cancellare dalla manovra il “pacchetto lavoro” e, quindi, l'articolo 8 che rinforza la contrattazione aziendale rischiando di creare ''un disastro''. Una norma che, come sostenuto da Bersani, andrebbe a ''distruggere l'unica cosa positiva fatta negli ultimi sei mesi'', cioe' l'accordo sulla rappresentanza siglato da tutte le parti sociali il 28 giugno scorso, dopo mesi ''di conflitti e divisioni''. [MORE]


La replica a stretto giro del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, non si è fatta attendere, definendo Bersani il ''vice della Camusso'' e ''succube della Cgil''. Sacconi, a quanto sembra, si sarebbe adirato a causa dal breve incontro che è avvenuto tra Tremonti e Bersani. Infatti, secondo il segretario del Pd, Tremonti avrebbe mostrato un’apertura a rivedere la norma.

 


Sacconi, a tal proposito, ha aggiunto che,“Bersani, appiattito sulla Cgil, non puo' chiedere solo a Tremonti, che peraltro ha contribuito all'elaborazione della norma. Dovrebbe invece chiedere 'al governatore della Bce Trichet che piu' volte ha suggerito all'Italia il potenziamento della contrattazione aziendale e il superamento della cosiddetta rigidita' in uscita. Oppure dovrebbe chiedere alle parti sociali che ad eccezione del sindacato guidato da Susanna Camusso hanno condiviso la fiducia in esse riposta".


Alle parole del ministro del Lavoro, Bersani ha prontamente risposto, “Piu' che sulla Cgil, sono appiattito sulla positiva intesa del 28 giugno che un governo responsabile dovrebbe difendere e non mettere a rischio. Se finalmente il governo e il ministro Sacconi, piuttosto che tenersela nei cassetti, pubblicassero doverosamente la lettera della Bce si vedrebbe bene che quell'intesa vi corrisponde in pieno”.


E se, da un lato, il suddetto articolo trova il consenso della Marcegaglia, presidente di Confindustria, che definisce l’art.8 “coerente con quel patto del quale costituisce un evidente sviluppo”, questo non trova lo stesso appoggio da parte di coloro i quali lo ritengono “un regalo del governo a Marchionne”.
 

Rosy Merola