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Arsenal-Barcelona 2-1, i Gunners rendono meno "illegales" gli azulgrana

16/02/2011 - Che partita! Purtroppo per il secondo anno consecutivo, queste squadre si incontrano agli ottavi, anticipando di molto quella che potrebbe essere, senza voler esagerare, una splendida semifinale.

Per gli appassionati di questo sport, è un peccato dover rinunciare ad una delle due compagini così presto; stiamo parlando delle due squadre che, ad oggi, mostrano il calcio più bello dei rispettivi campionati!

La partita è esaltante fin dai primi minuti, con l’Arsenal che dimostra di non avere alcun timore reverenziale e parte subito all’attacco con diverse occasioni importanti.[MORE]
Con il passare dei minuti però, il Barça prende in mano le redini del gioco, come suo solito, e comincia a macinare minuti per raggiungere la solita percentuale di possesso palla a fine partita, che non è mai troppo lontana dal 70%.

Arriva infatti il gol al 25’ con una solita invenzione di Messi, passaggio filtrante per Villa e palla sotto le gambe del portiere.
L’Arsenal accusa il colpo e fino al fischio dell’arbitro sembra non voler osare per paura di peggiorare la situazione.

Nel secondo tempo invece è tutt’altra la squadra che entra in campo!

Poche le occasioni di rilievo nei primi minuti, ma la sensazione che possa succedere qualcosa di bello, per i tanti tifosi che colorano di rosso gli spalti dell’Emirates Stadium, è lampante.

Probabilmente la chiave di volta sono le sostituzioni.

Guardiola, intuendo qualcosa, inserisce Keita per Villa, mentre in contemporanea Wenger richiama Sagnà (il peggiore dei suoi) e butta dentro un certo Arshavin che, nonostante l’indubbio talento, di recente trova sempre meno spazio tra i titolari, grazie alla crescita esponenziale di un Nasrì sempre più determinante per le sorti dei Gunners.

Gli ultimi 20 minuti succede quanto temuto e sperato dalle opposte fazioni.

Il gol del pareggio è di VanPersie che, complice un Valdes che non copre affatto il primo palo, trova un gran tiro dalla sinistra.
Il vantaggio lo segna proprio Arshavin che finalizza, con un preciso colpo di biliardo, un gran contropiede di Nasrì.

Il Barça alla fine si arrende alla voglia dei rossi di dimostrare che la crescita, soprattutto mentale, è avvenuta e sono finalmente in grado di giocarsela alla pari anche con la squadra più forte del mondo.

Da segnalare tra i tanti dell’Arsenal: Koscielny che è riuscito puntualmente a fermare le avanzate degli azulgrana che capitavano dalle sue parti…THE WALL; il portiere Szczesny che, a dispetto della giovane età e della mancanza di esperienza (la scorsa stagione giocava nella 3° divisione francese!), dimostra di meritare pienamente la fiducia dell’allenatore, e finalmente i Gunners hanno un portiere degno di tale nome (non me ne vogliano Almunia e Fabianski, ma tra i due non saprei davvero dire chi è peggio!)… SARACINESCA.

Nel Barça su tutti merita una menzione particolare Piquè, senza il quale il passivo sarebbe potuto essere addirittura maggiore, ed infatti peserà non poco la sua mancanza per squalifica nella partita di ritorno al Camp Nou.

Concludo dicendo che queste sono le partite, e le squadre, per le quali non si può non dire “che bello il gioco del calcio!”

MASSIMILIANO GRIMALDI