Politica

Ars respinge la sfiducia. Crocetta resta al governo

 PALERMO, 31 OTTOBRE 2014 – Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ce la fa anche stavolta, la mozione di sfiducia votata ieri sera all’Ars è stata respinta e quindi prenderà presto forma la nuova giunta di Crocetta. Il quorum necessario affinché la sfiducia passasse era di 46 voti ma centrodestra e Movimento 5 stelle sono arrivati a 37, all’appello mancavano anche i tre voti che facevano delle 40 firme raccolte al momento della presentazione dell'atto parlamentare: assenti Vincenzo Fontana del Ncd e i due deputati Mpa-Pds Pino Federico e Dino Fiorenza.

Anche la maggioranza ce l’ha fatta per un pelo, 44 i pareri contro la sfiducia compresi quelli di Crocetta e del Presidente dell’Ars. A favore del governatore sono arrivati però voti inaspettati, come quelli di Articolo 4 e Cracolici e Digiacomo. Sammartino e i deputati di Articolo 4 avevano firmato il documento nel quale si dichiarava di non essere rappresentati in giunta, ma in questa occasione hanno dichiarato: “ “Non serve oggi quell’aventinismo che viene richiamato, non potremmo votare contro quanto avvenuto fino ad oggi ma saremo vigili su quanto avverrà da domani”.[MORE]

La discussione in Aula che ha portato alla votazione non è stata però né breve né semplice. È durata ben 7 ore ed è stata molto accesa. I capigruppo di Forza Italia, Marco Falcone, e dei 5stelle, Valentina Zafarana, hanno illustrato inizialmente nell'aula del Parlamento regionale le due mozioni di sfiducia nei confronti del governatore della Sicilia. Falcone ha poi fatto una lunga lista di quelli che a parer lor sono i fallimenti di questi due anni del governo Crocetta, a partire dalla situazione Ast fino alla Formazione.

Ma la reazione di Crocetta è stata altrettanto dura, ha infatti accusato il M5S di essere un movimento “razzista, omofobo, antidemocratico, filomafioso, votato allo sfascio e che persegue solo obiettivi antisistema e finalizzati alla mia delegittimazione” e duri colpi sono stati lanciati anche a Beppe Grillo e al suo “sfiducia day” di domenica scorsa che dice essersi trasformato in “Boomerang day”.

Poi la sfida lanciata da Crocetta: ““Io sono qui e, sfiduciato o meno, starò con la gente e poi stravinceremo le elezioni perché il centrosinistra è unito, come non lo saranno mai centrodestra e Movimento 5 stelle che oggi si sono trovati alleati”. Tra le varie diatribe, tra cui anche il dono dei pentastellati ai deputati del centrosinistra: un barattolo di colla con la scritta”incollati alla Poltrona”, alla fine si è arrivati alla votazione che ha visto trionfare il centrosinistra per una volta unito e coeso.

(foto dal sito qn.quotidiano.net)

Michela Franzone