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Arriva il primo successo stagionale per gli etnei, il Catania batte il Pescara 2-1

CATANIA, 28 SETTEMBRE 2014 - Alla sesta giornata del campionato cadetto il Catania riassapora contro il Pescara il dolce gusto della vittoria, ottenendo un faticosissimo ma meritato successo, anche se di misura, tra le mura amiche dello storico stadio “Massimino”.[MORE]

In avvio di gara parte subito forte il Catania di Sannino; scambio lungo la trequarti sinistra tra Rosina e Castro con successivo taglio verso il centro dell'area pescarese a chiudere il triangolo che tuttavia rimane irrisolto a causa dell'intervento, palesemente falloso e fuori tempo, da parte di Pesoli che stende il numero 10 rossazzurro proprio sotto gli occhi del direttore di gara. Calcio di rigore ineccepibile, il primo in questa stagione per gli etnei, ed ammonizione sacrosanta per il centrale abruzzese. A reclamare il pallone dal dischetto è lo stesso Rosina che, con fermezza e calma olimpica, infila poi la sfera con un preciso rasoterra in direzione del montante di sinistra, spiazzando efficacemente Fiorillo tra l'euforia dei tredicimila supporter siciliani.

Occasionissima al 14' per gli ospiti di riequilibrare il match su calcio d'angolo, ma l'incornata da pochi metri dalla linea di rete di Appelt non trova però lo specchio di porta e finisce per spegnersi a pochi centimetri dal palo destro. Continua il pressing del Catania con Martinho e Castro, ma sull'improvviso ribaltamento di fronte arriva al 21' il pareggio del Pescara grazie a Melchiorri che, in velocità, insacca la sfera alle spalle di Anania indovinando la gran conclusione dalla distanza. Il gol dell'1-1 si fa sentire, ed i padroni di casa perdono verve in favore della più quadrata compagine in maglia verde. E' poi Anania a riscattare parzialmente la mancata reattività sull'azione del gol ospite quando, al 42', salva il risultato deviando il pallone di quel tanto che basta oltre la traversa rossazzurra sul potente tiro a botta sicura del solito Melchiorri.

Come avvenuto nella prima frazione di gioco, anche in avvio di ripresa parte a testa bassa il Catania e sul forcing iniziale si riporta nuovamente in vantaggio grazie ad un pallone recuperato sulla mediana dall'ottimo Jankovic, pallone poi rigirato magistralmente con un filtrante in favore di Calaiò che fulmina Fiorillo al 50'.
Gli ospiti, nonostante il gol subito quasi a freddo, continuano a crederci e mantengono alto il ritmo di gioco. Ma è il neo entrato Leto, subentrato all'infortunato Jankovic, a buttare al vento al 78' la palla che avrebbe potuto mettere la parola fine all'incontro; dal limite dell'area ospite e da favorevolissima posizione centrale, sul precedente ottimo servizio di Castro, l'argentino spara incredibilmente alto graziando l'estremo difensore abruzzese.

All'83' Rosina inventa un filtrante millimetrico per Calaiò, l'attaccante si lascia tuttavia ipnotizzare da Fiorillo che nell'uno contro uno respinge la clamorosa palla gol rossazzurra.
Quando i primi tre punti stagionali sembrano già incamerati, al 90' arriva puntuale a far capolino lo spettro della beffa con il doppio cartellino giallo comminato a Gyomber per fallo di reazione sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla trequarti sinistra da Pasquato, messo poi fuori di testa d'un soffio dal possente Bjarnason.

Anche stavolta i rossazzurri di Sannino, con gli ultimi cinque minuti di recupero da disputare in dieci uomini, rischiano di veder sfumare il successo proprio all'ultimo istante di un finale di gara nervosissimo, quando Pasquato, eseguendo un perfetto diagonale al volo, colpisce il palo interno con la palla che conclude la sua pericolosa carambola tra le braccia del fortunatissimo Anania.
Il triplice fischio del signor Ghersini di Genova mette fine ai patimenti dei tifosi siciliani e consegna loro la prima sospirata gioia stagionale.


Luciano G. Calì