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PISA, 22 NOVEMBRE 2012 – Tutti conoscono l’importanza del Braille, sistema di scrittura a rilievo per coloro affetti da cecità parziale o assoluta. Tuttavia in questi anni la scienza è andata avanti, mettendo a punto un dispositivo elettronico, un occhio bionico, capace di far interagire le persone non vedenti con il mondo esterno, tutto grazie ad una retina artificiale.
Lo studio è già stato testato su diversi pazienti e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Neuroprosthetics. Il congegno in questione ha il nome di Argus II, sviluppato da Second Sight Medical Products Inc, è composto da sessanta elettrodi collegati ad una retina artificiale, cattura le immagini dall’esterno attraverso una piccola telecamera, dando così l’opportunità di distinguere gli oggetti in movimenti da quelli fermi, la luminosità dell’ambiente esterno e i contrasti di luce chiaro scuri.[MORE]
Silvestro Micera, docente di neuroprotesi all'École Polytechnique Fédérale de Lausanne e alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, illustra le caratteristiche: «Gli autori hanno utilizzato l'Argus II per replicare un Braille visivo, ovvero per la prima volta hanno mostrato come si possa simulare visivamente un Braille, vederlo senza toccarlo. Si tratta di un traguardo interessante, ma rappresenta una soluzione indiretta perché in realtà l'obiettivo principe di Argus II vorrebbe essere far vedere di nuovo pazienti la cui retina è compromessa da malattie come la retinite pigmentosa».
Secondo quanto riportato dai vari utenti affetti dalla patologia, che hanno testato il nuovo sistema di protesi, tra i vantaggi a riguardo, la possibilità di leggere in modo molto più veloce rispetto al classico utilizzo del Braille con il tatto.
(fonte: http://www.youtech.it)
Rosalba Capasso
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