Arrigoni tragedia: ucciso, nella notte il corpo a Gaza , Video
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Addio al Volontario e attivista filo-palesinese, era stato rapito ieri mattina a Gaza City da un gruppuscolo di salafiti.
GAZA - 15 aprile 2011 - ( news ) E' finito in tragedia il rapimento di Vittorio Arrigoni, volontario e attivista filopalestinese, ritenuto vicino a Hamas, prelevato ieri mattina nella Striscia di Gaza da un commando ultra-estremista salafita. Il suo corpo senza vita e' stato trovato in[MORE] un appartamento di Gaza city da miliziani di Hamas, al termine di un blitz nel cuore della notte: diverse ore prima della scadenza dell'ultimatum che i sequestratori avevano fissato alle 16 di oggi per il rilascio dei loro "confratelli" detenuti, pena l'uccisionedell'ostaggio.
Secondo la versione di Yiab Hussein, portavoce del ministero dell'Interno del governo di fatto di Hamas a Gaza, Arrigoni, 36 anni, sarebbe stato soffocato già "qualche ora prima" del blitz. Le ricerche - affiancate dai primi tentativi della Farnesina di stabilire un qualche contatto diplomatico umanitario che non c'é stato nemmeno il tempo d'intrecciare - erano scattate nel pomeriggio di ieri, dopo la diffusione d'un video sul sequestro, rivendicato da una sigla poco nota della galassia salafita di Gaza che si ispira alle parole d'ordine di Al Qaida, la Brigata Mohammed Bin Moslama.
Nel video il volontario italiano appariva bendato e col volto insanguinato, mentre scorreva una sovrimpressione in arabo che lo accusava di propagare i vizi dell'Occidente fra i Palestinesi, imputava all'Italia di combattere contro i Paesi musulmani e ingiungeva a Hamas di liberare i salafiti detenuti nella Striscia entro 30 ore (le 16 italiane di oggi). Poi, nella notte, è arrivata la svolta. Secondo Hussein, le indagini hanno portato all'arresto d'un primo militante salafita, il quale ha condotto gli uomini di Hamas fino al covo: un appartamento nel rione Qarame, a Gaza City, che i miliziani delle Brigate Ezzedin al-Qassam (braccio armato di Hamas) hanno espugnato nel giro di pochi minuti, dopo una breve sparatoria conclusa con la cattura di un secondo salafita. Per Arrigoni, però, ormai non c'era più nulla da fare, ha detto il portavoce.
Hussein ha espresso la volontà di Hamas di "stroncare oratutti i componenti del gruppo" dei rapitori e ha condannato l'uccisione di Arrigoni - indicato come "un amico del popolo palestinese" - definendola "un crimine atroce contro i nostri valori". Egli ha aggiunto che "ci sono forze che voglionodestabilizzare la Striscia di Gaza, dopo anni di stabilità e sicurezzà. E ha inoltre ipotizzato che gli ultraintegralisti -protagonisti negli ultimi due anni di veri e propri tentativi di sollevazione contro Hamas, come quello represso nel sangue nel 2009 nella moschea-bunker di Rafah - abbiano sequestrato Arrigoni non solo per cercare di ottenere il rilascio dei loro compagni arrestati, ma anche perché ideologicamente ostili alla presenza di stranieri e 'infedeli': e decisi quindi a lanciare un segnale intimidatorio in vista del possibile arrivo d'una nuova flottiglia internazionale di attivisti filopalestinesi.
(Ansa)