Estero
Arresto Navalny, Tweet e selfie dal tribunale: "Un giorno noi giudicheremo loro"
ROMA, 27 MARZO – Dalle carceri russe arrivano le prime parole di Alexei Navalny: "Verrà il giorno in cui noi giudicheremo loro, ma quel giorno lo faremo in maniera onesta". E' il testo del tweet scritto dal blogger anti-Putin arrestato ieri a Mosca insieme ad altre centinaia di persone, durante le manifestazioni di piazza contro la corruzione e comparso questa mattina in Tribunale dopo aver trascorso la notte in carcere. [MORE]
A Mosca sono oltre mille i manifestanti arrestati secondo il sito dell'Interfax, sottolineando che si trattava di una "dimostrazione non autorizzata". Secondo quanto riporta il sito Moscow Times, che cita il gruppo per i diritti umani Ovd-Info, in totale sono state 1400 le persone fermate ieri. Il più alto numero di manifestanti si è riunito a Mosca, con oltre 8mila dimostranti, e a San Pietroburgo, con 10mila persone scese in piazza per dire basta al governo del presidente Putin e del premier Medvedev, accusati di corruzione. A quest'ultimo si contesta una presunta ricchezza segreta di circa un miliardo di dollari, mentre una larga fetta della popolazione non riesce a vivere dignitosamente e ad arrivare a fine mese, scandalo emerso grazie a un'inchiesta giornalistica.
Nella notte sono arrivate le prime reazioni internazionali, che hanno unanimemente condannato le azioni russe: gli Usa "condannano fermamente gli arresti", e "chiedono al governo russo di rimetterli subito in libertà". Lo afferma in una nota Mark Toner, portavoce del dipartimento di Stato Usa, che aggiunge "fermare dei manifestanti pacifici, degli osservatori dei diritti dell'uomo e dei giornalisti è un affronto ai valori democratici fondamentali".
L’Unione Europea ha chiesto alla Russia di liberare "senza indugio i manifestanti pacifici" fermati ieri. "Le operazioni di polizia nella Federazione russa hanno impedito di esercitare le loro libertà fondamentali, fra cui la libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, che sono iscritte nella costituzione russa", ha affermato un portavoce dell'Ue in un comunicato.
Maria Minichino
(fonte immagine asiablog.it)