Salute
Arresto cardiaco improvviso, troppe vittime
ROMA, 15 MAGGIO 2014- Dalla collaborazione fra il centro sportivo comunale “Polisportiva Villa De Sanctis” e il comitato “Facciamo ripartire il cuore Lorenzo Marcucci ONLUS” nasce l’occasione per far conoscere a tutti che, con un minimo di attenzione sociale, le 73 mila vittime causate ogni anno dall’arresto cardiaco improvviso potrebbero essere molte meno. Quando arrivano i soccorsi istituzionali è troppo tardi, il primo soccorso, prestato da chi è accanto alla vittima è indispensabile per salvare una vita e scongiurare danni cerebrali gravi e irreversibili.
E che dire degli almeno 50 bambini, per lo più di età compresa fra uno e tre anni, muoiono ogni anno soffocati per aver messo in bocca piccoli oggetti, o cibo, che non riescono a deglutire correttamente? Nella maggioranza di questi casi, gli adulti che sono con loro non sanno cosa fare o, peggio, fanno cose sbagliate e un piccolo incidente si trasforma in tragedia.
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Presso il desk del Comitato, Domenica 18 Maggio, presso la sede della Polisportiva, in via dei Gordiani 5, a Roma, chiunque potrà ricevere preziose informazioni su come soccorrere immediatamente una persona colpita da arresto cardiaco improvviso e sull’importanza della diffusione sul territorio dei DAE (defibrillatori semiautomatici), facilissimi da usare, ormai poco costosi, capaci di “far ripartire il cuore” nel malaugurato caso che si fermi. Per l’abilitazione all’uso del DAE, prevista dalla legge, basta un corso di mezza giornata!
Potranno anche sapere come disostruire le vie respiratorie di un bimbo o di un adulto cui sia andato “di traverso” qualcosa: genitori, nonni, educatori, addetti alle mense scolastiche: tutti dovrebbero essere addestrati ad intervenire!
La “Polisportiva Villa De Sanctis”, dopo aver vissuto il dramma di un proprio socio che è morto sul campo da tennis in seguito ad arresto cardiaco improvviso, si è dotata, con la collaborazione del Comitato, di DAE e di personale abilitato all’uso. Ora vuol far conoscere la sua esperienza a tutti, perché ogni luogo dove ci sono tante persone, sia cardioprotetto. Il Comitato raccoglie fondi per organizzare campagne di sensibilizzazione, donare defibrillatori ad enti di rilevanza sociale economicamente disagiati, formare gli addetti all’uso.
(notizia segnalata da Rossella Lorenzotti)