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Arresti Expo, il pm: «Una cupola che condizionava appalti». Pisapia: «Tolte le mele marce»

MILANO, 8 MAGGIO 2014 - Questa mattina per la città di Milano e per il Expo 2015 è stato un brusco risveglio, anzi terribile. I sette arresti portati a termine dalla guardia di finanza, a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano per i reati di turbativa d’asta, associazione a delinquere e corruzione, hanno riportato il capoluogo lombardo ai tempi amari, quanto tristi, di Tangentopoli.

«Una vera e propria cupola per condizionare gli appalti, alcuni dei quali relativi ad Expo». Queste le parole con le quali il Pm Claudio Gittardi, ha delineato l’inchiesta che ha portato ai sette arresti tra i quali spicca il nome di Angelo Paris, direttore Pianificazione e Acquisti di Expo spa e general manager.

In merito alla vicenda odierna è intervenuto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il quale ha così commentato: «Questo probabilmente era il momento opportuno perché si togliessero le mele marce in modo da poter proseguire il lavoro per la manifestazione universale».[MORE]

Il primo cittadino del capoluogo lombardo, tuttavia, non si è dimostrato affatto stupito da quanto accaduto: «Pensare che non ci sarebbero stati tentativi di infiltrazione criminale e di interessi particolari in Expo – ha affermato Pisapia – è qualcosa fuori da qualsiasi logica per chiunque conosca la situazione del nostro Paese. Di certo – ha concluso – sono stati bloccati in tempo e questo mi rassicura e deve rassicurare tutti».

(Immagine da metronews.it)

Giovanni Maria Elia